Matteo Salvini ha oggi incontrato una delegazione di GayLib, omosessuali di centrodestra, per discutere del DDL Zan. Incontro sorprendente, visto e considerato che nei mesi scorsi GayLib ha pubblicamente criticato Lega e Fratelli d’Italia, portatori sani di fake news sul DDL, chiedendo ai ‘liberali’ di Forza Italia un sostegno alla legge mai diventato realtà. Oggi la svolta, perché GayLib si è prestata al teatrino leghista, con il segretario Daniele Priori e il presidente Luca Maggioni al fianco di Matteo Salvini.
Abbiamo incontrato questa mattina al Senato il leader della Lega, Matteo Salvini con l’obiettivo unico di salvare il ddl Zan, aprire una mediazione possibile e approvare il testo emendato a settembre. I tempi ci sono. Ad oggi, infatti, il muro contro muro porterebbe purtroppo all’affossamento inevitabile di un testo di legge che il Senato ha il diritto di discutere democraticamente.
“Al senatore Salvini abbiamo proposto una mediazione sull’articolo 4 e sulla scuola con un chiaro rafforzamento dell’aspetto educativo in funzione di prevenzione e contrasto a tutti i tipi di violenza e discriminazione” ha concluso Priori, a poche ore dai quasi 700 emendamenti leghisti presentati al Senato.
“Siamo soddisfatti dell’incontro”, ha aggiunto il presidente Luca Maggioni, “soprattutto per la richiesta annunciata da Salvini stesso di ritirare la pletora di emendamenti. È una intenzione che apprezziamo e speriamo si concretizzi. Da parte nostra auspichiamo che anche il Partito Democratico compia i passi necessari ad approvare una legge non stravolta ma con una maggioranza certa che ad oggi con le posizioni iniziali quasi certamente non ci sarebbe”.
Peccato che nessuno voglia una legge che vada ad escludere parte della comunità LGBT da qualsivoglia tutela, come ampiamente richiesto da Lega e Forza Italia con la cancellazione dell’identità di genere dall’articolo 1. Continuare a millantare ipotetiche mediazioni (su cosa?), con obbligo di terza lettura eventuale dinanzi a tempi più stringenti, vuol dire prestarsi al giochino delle destre nazionali che da oltre un anno guardano ad un unico obiettivo. Ammazzare il DDL Zan, come ampiamente dimostrato con i mille emendamenti oggi presentati in Senato.
Complimenti a GayLib per aver ceduto alla pagliacciata del giorno, al fianco di coloro che difendono l’omotransfobia di Stato di Ungheria e Polonia. Cosa non si fa per una foto.
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