“Sul ddl Zan il dialogo è doveroso, lo chiede il Santo Padre, lo chiedono gli italiani. Togliere i bambini dalla contesa politica, la teoria gender nelle scuole, Il bavaglio e la censura”. Così Matteo Salvini è tornato al mattino a diffondere fake news sul DDL Zan, sbandierando una presunta apertura ad una legge contro l’omotransfobia che non sia quella già approvata alla Camera.
Pochi minuti dopo queste affermazioni la maschera leghista è rapidamente caduta. In Senato la Lega ha infatti presentato 672 emendamenti. Un’enormità. Segno tangibile di un’unica reale, gigantesca, palese volontà. Affossarlo. Oltre a quelli del partito, ci sarebbero anche una ventina di emendamenti presentati dal vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli. Fratelli d’Italia ne ha poi presentati 127. Forza Italia altri 134. Italia Viva, a sorpresa, 4. Solo 48 ore fa Matteo Renzi annunciava che IV non avrebbe presentato alcun emendamento. Paola Binetti, per l’UDC, ne ha firmati un’ottantina, le Autonomie altri 4. Il totale monster supera i 1000 emendamenti, per nove articoli appena. E fino a ieri continuavano a raccontarci la favola dell’ampia ‘mediazione’ per un’approvazione rapida e condivisa. Fandonie.
Alle ore 16:30 si torna in aula con la discussione generale, prima che tutti i partiti decidano il da farsi. Perché se da una parte Pd, LeU e 5 Stelle che non hanno presentato emendamenti sono irremovibili, nel non voler cedere ad alcun compromesso ulteriore approvando modifiche che riporterebbero la legge alla Camera, Italia Viva dovrà spiegare la presentazione di quei 4 emendamenti ad un DDL da loro già votato a Montecitorio e rispondere all’assalto delle destre, che certamente non fa rima con ‘mediazione’.
Dura la reazione di Monica Cirinnà. “672 emendamenti solo dalla Lega. Concordati con Orban? Ecco il dialogo auspicato da alcuni. Non abbiamo mai avuto dubbi. Condizioni politiche per mediazioni non ci sono mai state. Basta con la tattica Basta insulti alla dignità delle persone ddl Zan subito e senza modifiche“.
Netto anche Alessandro Zan: “I 700 emendamenti presentati dalla Lega sono il chiaro tentativo di affossare la legge. Altro che volontà di dialogo e mediazione. Salvini sui diritti conferma di avere la stessa linea di Orban“.
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Immaginate se ora la Casellati proponesse un supercanguro per saltare gli emendamenti ostruzionistici e Italia Viva, per ripicca ai 5s di quello che è successo alle unioni civili, si astiene alle votazioni come hanno fatto loro anni fa.