Alla fine non c’è stato alcun accordo. Pd, 5 Stelle e LeU hanno rigettato le richieste di modifica presentate questa mattina da Andrea Ostellari, presidente leghista di Commissione Giustizia al Senato che ha chiesto ufficialmente di eliminare completamente le persone trans dal DDL Zan.
Proposta chiaramente irricevibile, ma non secondo Davide Faraone, capogruppo Italia Viva che si è complimentato con Ostellari, perché “la sua proposta è molto diversa da quella della Lega“. “Siamo ad un passo dall’intesa. Se Pd e 5 Stelle rialzano l’asticella per allontanare un’intesa fanno un errore perché mettono a repentaglio la legge“. Peccato che la proposta di Ostellari sia per l’appunto inaccettabile, cancellando l’identità di genere dall’articolo 1 e modificando la giornata mondiale contro l’omotransfobia, che si celebra da decenni in tutto il mondo, in “giornata contro ogni discriminazione“. Una cosa fuori dal mondo, e il tutto per non accettare “l’omotransfobia”.
E se Italia Viva continua il suo giochino allo scaricabarile, provando ad incolpare Pd e 5 Stelle nel caso in cui il DDL Zan dovesse affondare in aula al cospetto dei voti segreti, palazzo Madama ha finalmente votato la sua calendarizzazione, con i renziani al fianco degli ‘ex alleati’ per non passare per quelli che hanno votato contro la calendarizzazione (cit. Faraone). Il tutto al termine di un’altra interminabile discussione in aula tra favorevoli e contrari. “Non si può mediare con una proposta che tiene fuori tutte le persone trans. Noi non vogliamo mediare con questo. Noi non abbiamo inventato niente. I termini sono tutti presenti nel nostro ordinamento“, ha tuonato la senatrice Malpezzi, mentre la senatrice di Forza Italia Anna Maria Bernini, a parole spesso vicino alla comunità LGBT nel corso degli ultimi anni, ha ringraziato Ostellari per la proposta del mattino, definendo il DDL Zan una “bandierina”. Tutt’altra pasta rispetto al collega deputato Elio Vito, che dopo aver approvato il DDL Zan a Montecitorio non ha mai smesso di difenderlo, andando contro anche al proprio partito. Via Instagram, la Bernini si è detta favorevole ad una tutela per le persone transgender, chiedendo però di ‘mediare’.
Legge contro l’omotransfobia, misoginia e abilismo che arriverà in Senato il 13 luglio prossimo, ore 16:30, come certificato dal voto in aula che ha spaccato la maggioranza. Si andrà definitivamente alla conta. Chi c’è e chi non c’è. Pensare di modificare il DDL già approvato alla Camera eliminando qualsiasi forma di tutela per le persone trans era ed è inconcepibile. Che Italia Viva si ostini a ritenere simili eventuali modifiche come ‘accettabili’ lascia onestamente sconcertati. L’Italia è il Paese europeo con il maggior numero di omicidi di persone transgender, ovvero i più discriminati tra i discriminati. Ipotizzare anche lontanamente di non tutelarle, abbandonandole al proprio destino pur di approvare una legge, è inconcepibile.
A noi non interessa l’approvazione di una brutta legge, discriminatoria e offensiva. C’è bisogno di una legge giusta, che coinvolga tutti, su cui è impossibile mediare. Perché sui diritti, checché ne dicano Renzi, Faraone, Bernini, Ostellari, Bonino, Salvini & Co., è impossibile negoziare.
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Andrea Ostellari , padre di Mario e Benedetto , non credo che andrà a letto molto sereno . E mi auguro che quel sorriso impomatato si trasformi in una faccia seria.