Avevamo già parlato di Pierpaolo Piccioli, e di come lo scorso Giugno con la sua sfilata a Piazza di Spagna, avesse contribuito ad una visione della moda rivolta al futuro, in grado di includere ogni corpo, etnia, o genere, e oltrepassando le rigide arcaiche barriere dello sguardo mainstream. Oggi il direttore creativo della Maison Valentino ci ricorda ancora una volta di che pasta è fatto, utilizzando la propria piattaforma per mandare un messaggio forte e chiaro, all’alba delle nuove elezioni: “Sono preoccupato e anche incazzato perche’ sono costretto ad argomentare quello che mi sembrava ovvio, tra pochi giorni rischiamo di fracassare Io spazio fragile e umano in cui stiamo provando a vivere” scrive Piccioli nel post.
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Piccioli – che nel post si definisce apertamente “Un uomo di sinistra” – parla dei suoi figli cresciuti “senza dogmi”, educati alla libertà d’espressione e all’empatia verso ogni genere di diversità: “Gli abbiamo insegnato che nonostante spesso la società provi a dire il contrario, le donne hanno la possibilità di scegliere in maniera autonoma per il proprio corpo, senza che vengano mortificate, umiliate e ostacolate”. Piccioli vive a Nettuno, insieme a sua moglie Simona e i tre figli Benedetta, Pietro, e Stella, comune a pochi chilometri dalla Capitale dove ci tiene a ribadire che ognun* va accolto indipendentemente dall’etnia o l’orientamento sessuale. Ma non solo insegnamenti da genitore a figlio: il direttore creativo condivide di aver scoperto e imparato tanto dai figli, a cominciare dall’infinite possibilità dell’identità di genere che non è solo maschile e femminile, ma “tanto altro, esattamente come in natura“: “Il loro vero privilegio è quello di “non avere paura” scrive nel post.
Per Piccioli è essenziale preservare questa libertà espressiva e personale, senza permettere ad una classe politica intollerante e retrograda di frenare le speranze e l’immaginazione di una generazione ben più preparata al cambiamento e il progresso: “La violenza è regressione, l’omofobia è regressione, la necessità di categorizzare l’anima è regressione. L’odio è paura e la paura è mancanza d’amore e l’amore per se e per l’altro deve essere tutelato e garantito da diritti solidi, granitici“. Il post si conclude con un appello ai giovani che si recheranno alle urne il prossimo 25 Settembre, con l’obiettivo di non adagiarsi sui traguardi raggiunti: “Non dobbiamo arretrare di un millimetro sui diritti acquisiti ma soprattutto i tempi sono maturi per acquisirne di nuovi e fondamentali“.
Da sempre finalizzato a rompere gli schemi, dirigendo una moda che va oltre il gusto prestabilito e rompe le regole per permettere a chiunque di muoversi e vestirsi come vuole (“si parla alle persone e non più ai generi” spiegò in un’intervista per GQ lo scorso Agosto), le parole di Piccioli sono il segno di un mondo della moda che prende posizioni nette contro la classe politica, estendendo il progresso oltre la passerella. Oggi più urgente che mai.
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