Willow non è solo l’ennesima serie fantasy.
Uscita su Disney+ lo scorso 30 Novembre, oltre a rinnovare l’omonimo film del 1988 diretto da Ron Howard e ideato da George Lucas, ci offre tutt’altro che damigelle in pericolo in attesa di essere salvate, ma principesse ribelli e squisitamente queer.
Nessun ambiguità lasciata all’interpretazione dello spettatore (vedi il caso recente di Rhaenyra Targaryen e Alicent Hightower in The House of Dragon) ma Kit è una principessa controcorrente (interpretata da Ruby Cruz) che sfugge al suo sposo perché innamorata dell’amica Jade, interpretata da Erin Kellyman, orfana intenzionata a diventare la prima donna cavaliere a corte.
Al termine della prima puntata le due eroine si scambiano anche un tenero bacio.
Avere sempre più personaggi queer sembrerà prassi nel 2022. Ma se se leggete i dati del GLAAD, non è ancora così scontato, sia nella finzione che nella realtà.
In un’intervista con The Hollywood Reporter, Kellyman (apertamente lesbica anche fuori i riflettori) ha definito ‘catartica’ la possibilità di far parte di una storia d’amore lesbica sullo schermo, qualcosa che mai avrebbe creduto possibile durante l’adolescenza: “È come se stessi curando la mia bambina interiore.” ha dichiarato l’attrice “Non aver avuto queste cose quando ero più piccola, ed essere ora la rappresentazione che non ho mai avuto è qualcosa di così pacifico”.
Kellyman spiega che se avesse visto due personaggi così quando era bambina si sarebbe sentita mille volte meno “isolata e spaventata e strana” durante la crescita.
A rendere i due personaggi così rivoluzionario, per l’attrice, è ancor più il fatto che la loro storia non ruota intorno a trauma, violenza, o sesso.
“Non è una storia dove sono preoccupate di essere gay e non sono ipersessualizzate” dice nell’intervista, definendo Kit e Jade solo due persone innamorate dove il genere è in secondo piano. Per l’attrice una rappresentazione così positiva e naturale è fondamentale per chiunque sta esportando la propria sessualità.
Un ulteriore passo in avanti da studios come Disney e Lucasfilm (negli ultimi mesi, anche il lungometraggio animato Strange World ha visto per la prima volta un personaggio apertamente LGBTQIA+) , che stando alle dichiarazioni del produttore Jonathan Kasdan, non ha chiesto alcuna restrizione nella sessualità delle due protagoniste.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.