Kristen Stewart è la migliore contraddizione di Hollywood: nel 2008, Twilight, l’ha resa idolo delle adolescenti e pallido bersaglio del grande pubblico che le recriminava sempre la stessa espressione.
Oggi è musa del cinema d’autore, ha una nomination agli Oscar per aver interpretato Lady Diana in Spencer, e prima o poi debutterà come regista in La Cronologia dell’Acqua, riadattamento del memoir di Lidia Yuknavitch (che l’ha definita una ‘punk rock‘).
Dico prima o poi perché Stewart ancora non ha trovato i finanziamenti per produrlo, ma dice a Variety che non ha intenzione di fare niente “finché non girerà questo cazzo di film“.
Visualizza questo post su Instagram
Nelle parole di Adam B. Vary su Variety, è ad oggi una pioniera queer.
Dalla relazione con la co-star Robert Pattinson a quella attuale con la fidanzata Dylan Meyer, la sua sessualità ha dovuto sorbirsi l’eterno scrutinio dei media, insieme a quell’eteronormatività che ha continuato a garantirle un posto sicuro nell’industria (dice che apparire ‘stereotipicamente femminile’ è andato a suo vantaggio) ma anche scontrarsi con pressioni e proiezioni altrui. Su tutte una società che continua a dimenticarsi che la bisessualità esiste: “Per così tanto tempo, pensavo: perché state cercando di mettermi allo spiedo? Perché volete rovinarmi la vita? Son una ragazzina e ancora non mi conoscono abbastanza” racconta oggi l’attrice a Variety “Quando le persone dicono ‘ho sempre saputo che eri una piccola bambina queer’. Vorrei rispondere: ah, sì? Avresti dovuto vedermi quando sc*pavo con il mio primo fidanzato”.
Nel Febbraio del 2017, ospite al Saturday Night Live, Stewart non solo ha messo i puntini sulle i, ma anche risposto a Donald Trump che non smetteva di twittare sulla sua vecchia relazione con Robert Pattinson: “Donald, e non ti piacevo all’epoca, probabilmente non ti piacerò nemmeno ora che presento la SNL e sono così tanto gay“.
Oggi Stewart se ne sbatte completamente: appare sul red carpet degli Oscar con la fidanzata, scrivono insieme stupide commedie queer, e presto la vedremo sullo schermo in Love Lies Bleeding, secondo film della regista Rose Glass, dove interpreta un personaggio completamente diverso da quelli del passato: una lesbica butch “mascolina, attaccabrighe, e indubbiamente arrabbiata” che stringe un’intensa e pericolosa relazione con la culturista Jackie (Katy O’Brian).
Un ruolo che glorifica tutte quelle caratteristiche che Stewart considera sexy in una persona ma che raramente vediamo sul grande schermo, con alcune scene di sesso tra donne che faranno sicuramente parlare.
Sia lei che Glass volevano che gli amplessi sullo schermo sembrassero reali, in completa opposizione agli esempi edulcorati che Hollywood ci ha propinato per una vita: “Di solito vediamo soltanto una gonna alzarsi e qualcuno che ci si mette sotto,” dice Stewart a Variety “Penso che anche il sesso etero nei film sia diventato meccanico. Pensi ‘OK, so come si fa nei film, quindi lo faremo così’ perché nessuno ha più voglia di mostrare sé stessə”.
L’ultima volta che l’attrice si è presentata come tomboy sullo schermo aveva 11 anni e recitava insieme a Jodie Foster in Panic Room.
Foster (che ha fatto coming out come donna lesbica durante un discorso di ringraziamento ai Golden Globes nel 2013) all’epoca come oggi prova un affetto quasi “materno” per Stewart, orgogliosa di vederla diventare un punto di riferimento per un’intera generazione di persone LGBTQIA+: “Ero utile in termini di rappresentazione?” riflette Foster pensando al suo percorso e confrontandolo con quello della collega “Son sicura ci sia in giro qualche dodicenne o tredicenne o quattordicenne quando giravo film da giovane che ha detti avevo qualcosa da offrire alle loro vite come persona queer. Io ho dovuto farlo a modo mio. Avevo pioniere che hanno spianato la strada, e ne sono grata. E ora le persone possono essere grate a Kristen per essere una pioniera. Io le sono grata”
Come tante persone queer, fuori o dentro l’industria cinematografica, Kristen Stewart sa cosa significa sentirsi invisibili o estremamente espostə, ma oggi scherza con la sua fidanzata che ‘chiunque è gay’. In primis Bella Swan.
17 anni dopo, Stewart parla di Twilight come una storia molto più queer di quanto sembra: “Voglio dire, quel libro l’ha scritto una donna mormone” dichiara l’attrice, parlando dell’autrice Stephanie Mayer “Parla di oppressione, di voler qualcosa che ti distruggerà. Un’inclinazione così gotica e gay che amo’ .
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.