Che fine ha fatto Marco Ferrero, alias Iconize, influencer ex di Tommaso Zorzi che fino a pochi anni fa sembrava potesse esplodere da un momento all’altro?
Come molti di voi ricorderanno, Marco Ferrero, questo il suo nome all’anagrafe, denunciò un attacco omofobo. Era il 2020. Marco andò anche da Barbara d’Urso, a parlarne. Poi il caso prese una piega inattesa, perché Soleil, sua amica, e lo stesso Zorzi, insinuarono dubbi sulla veridicità del racconto di Ferrero, che dopo aver provato a confermare quanto avvenuto gettò la spugna, ammettendo di essersi fatto male da solo con un pacco di surgelati, denunciando un’aggressione mai avvenuta. Da allora Iconize è più o meno sparito dai radar, pur avendo ancora oggi quasi mezzo milione di follower su Instagram e un milione e mezzo su TikTok.
@iconize Grazie dell’orrenda esperienza @Ryanair ♬ suono originale – Marco Ferrero
Fino a questi ultimi giorni. Marco ha infatti denunciato quanto avvenuto sul volo Malaga-Malpensa, con i passeggeri tenuti ‘prigionieri’ dentro l’aereo per oltre 3 ore, fermi in pista in attesa di partire, senza aria condizionata, con oltre 40 gradi. Una sorta di fornace con le ali, tanto da richiedere l’arrivo delle ambulanze. Annunciato per le ore 10:10 del mattino, il volo è poi partito dopo 12 ore.
“Questo ritorno da Malaga verso Milano Malpensa sta diventando sempre più complicato. La compagnia è Ryanair. Non ho mai assistito a scene del genere, sembrava di stare in un film horror. Siamo stati 3 ore chiusi in un aereo, siamo dalle 10 di mattina in aeroporto, ora sono esattamente le 20:30. Ci hanno fatto scendere dopo che la gente è stata male, è svenuta, c’è chi ha avuto attacchi di panico. Ci hanno fatto scendere solo quando hanno visto che le persone stavano veramente male, le hanno portate fino allo sfinimento”, ha denunciato Iconize, con tanto di video e foto di quanto avvenuto.
La denuncia è stata presa in carico da Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici, a tutela dei consumatori.
“Il racconto del passeggero è allucinante ed ancora di più lo sono le immagini. Ci sono persone visibilmente provate dal caldo. Alcune di loro, stremate, vengono soccorse in pista da un’ambulanza e da personale medico”. “Chiederemo conto a Ryanair di quanto accaduto, perché quello che è successo non può essere archiviato come un semplice imprevisto. Non ci riferiamo soltanto al ritardo, ma anche al trattamento riservato ai passeggeri, rinchiusi per ore in un aereo con temperature torride tra mancamenti ed attacchi di panico. Quello che è accaduto è gravissimo. Tra l’altro, e questo è un elemento di ulteriore preoccupazione che ci ha fatto intervenire, il video ha ricevuto diversi commenti in cui altri utenti segnalano casi analoghi avvenuti su altri voli, anche di altre compagnie. Invitiamo i passeggeri a non subire passivamente situazioni del genere. Ci sono diritti da far valere ed anche la salute da tutelare, perché nella vicenda raccontata dal passeggero sui social quello che lascia basiti è il pericolo corso da chi si trovava a bordo. Bisogna far sentire la propria voce, come ha fatto il ragazzo che ha avuto il coraggio e la freddezza di documentare un viaggio veramente da incubo, su cui pretendiamo risposte da Ryanair ed anche interventi rapidi e concreti per risarcire chi ha vissuto questa disavventura”.
Nel caso in cui abbiate vissuto situazioni simili è possibile contattare l’associazione Codici al numero 065571996 oppure all’indirizzo segreteria.sportello@codici.org.
Condividiamo di seguito lo statement ufficiale Ryanair su quanto avvenuto:
“Questo volo da Malaga a Milano (19 luglio) ha subito ritardo a causa di un problema tecnico di entità minore dell’aeromobile. Per evitare di perdere lo slot di decollo, i passeggeri sono rimasti a bordo mentre gli ingegneri effettuavano la manutenzione dell’aereo. Sfortunatamente, l’aeromobile non è stato autorizzato in tempo, ha quindi perso lo slot e i passeggeri sono stati fatti sbarcare. Poiché l’aria condizionata dell’aeroporto di Malaga non funzionava nello stand assegnato per questo volo, l’equipaggio ha chiesto l’assegnazione di un altro stand con aria condizionata funzionante e ha raffreddato l’aereo prima di far salire di nuovo a bordo dei passeggeri. Una volta risaliti a bordo, i passeggeri hanno ricevuto acqua e sono ripartiti in sicurezza per Milano 10 minuti dopo.”
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