24enne cestista australiano, gigante di 213 cm per 116 kg che attualmente gioca nel Melbourne United, Isaac Humphries ha dichiarato la propria omosessualità alla CNN, diventando così l’unico cestista dichiaratamente gay a giocare ad alti livelli.
“Posso essere quello che sono nel mio ambiente e posso cambiare la traiettoria di come consideriamo l’essere gay nello sport ed essere un modello per chiunque”, ha precisato Isaac, che ha deciso di dichiarare al mondo la propria omosessualità dopo aver passato anni nella paura. Intervistato da Amanda Davies, Humphries, nato a Sydnsey, ha sottolineato come sia “piuttosto strabiliante” dirlo ad alta voce, addirittura “travolgente essere onesti con te stesso“.
“Una volta che ho capito che questo era quello che ero e che non potevo cambiarlo, non importa quanto ci provassi, sono precipitato in un posto molto oscuro e molto solitario. È vero. Odiare te stesso è reale e non ti fa sentire bene quando ti guardi allo specchio e odi ogni singola cosa di te”.
Isaac si è trasformato nel “peggio che potessi diventare“, pur di sfuggire alla realtà, al proprio reale io. Nel 2020 ha cullato l’idea di farla finita. “Era diventato tutto così buio che ho assolutamente pensato di uscire da questo mondo. Non volevo esistere così. Non pensavo di poter esistere in questo modo nel mio mondo del basket”.
Proprio l’amore per la pallacanestro l’ha aiutato a guardarsi dentro, a trovare il coraggio per venire alla luce, senza doversi più nascondere, dagli altri e da sè stesso.
“In sostanza sto iniziando una nuova vita ed è come un compleanno. Non posso credere che stia succedendo, sono super grato per questo. Sono la prova vivente che puoi essere gay. Puoi essere quello che vuoi”.
Uno sport, il basket, che Humphries descrive come omofobo, ma quasi intenzionalmente. “Fa parte della cultura degli spogliatoi, non viene fatto in modo intenzionale per ferire nessuno. Sfortunatamente in quella stanza, nella nostra cultura, non si aspettano di avere persone gay intorno a loro e non conoscono l’impatto che può avere sulle persone che non sono dichiarate”.
Isaac spera che il suo coming out faccia capire alle persone che possono essere chi sono, tanto nel basket quanto nello sport in generale. Il cestista ha definito come “incredibile” la sensazione di non doversi più nascondere, ogni singolo giorno. Non dover più fingere, inventare bugie, mentire alle persone più vicine.
“Sarò circondato da persone che amo veramente e che vogliono il meglio per me. Faccio qualcosa che amo. A lungo ho pensato che non sarebbe mai potuto succedere. Ma ora è qui ed è incredibile. Sarà uno dei momenti più speciali della mia vita”.
La svolta per Isaac è arrivata a Los Angeles, quando ha dovuto recuperare da un infortuinio. Qui il 24enne ha potuto per la prima volta toccare con mano la comunità LGBTQI+, come mai avvenuto in Australia. “Per la prima volta nella mia vita, ho visto sportivi aperti e onesti con sè stessi, e questo è stato come un contagio viscerale”. “Il mio viaggio per arrivare a questo punto della mia vita è stato più difficile di quanto avrebbe dovuto essere, ma non lo cambierei per niente al mondo”. “Senza quei punti oscuri, non sarei stato spinto in situazioni in cui avrei dovuto esplorare, scoprire e imparare ad accettare chi sono veramente”.
Humphries, che in passato ha giocato anche nella NBA americana, ha poi voluto ringraziare la propria squadra, il Melbourne United, e incoraggiare altri team ad essere più empatici, favorendo ambienti accoglienti.
“So cosa si prova a crescere in un ambiente che non è accogliente e voglio fare la mia parte per assicurarmi che il basket non sia più uno di questi ambienti”.
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