Fresco di Pride e a breve di nuovo su Netflix con la seconda attesissima stagione di Heartstopper, Kit Connor si è concesso una lunga intervista a British Vogue. Il giovane attore è tornato a parlare del rumoroso coming out dello scorso anno come persona bisessuale, affrontando temi come omofobia scolastica e accettazione di sè.
19 anni, Connor è esploso all’improvviso, ritrovandosi in un vortice di popolarità che l’ha letteralmente travolto. Bimbo prodigio sul set con Steven Spielberg in Ready Player One e giovanissimo Elton John in Rocketman, Kit non si aspettava il successo di Heartstopper. Non così dirompente, per lo meno.
“Non credo che nessuno sia mai veramente pronto per tutto questo”. “All’improvviso senti che ci sono così tanti occhi su di te. Ma credo che poiché lavoro fin dalla giovane età, sono maturato un po’ più velocemente di quanto avrei dovuto. Questo mi ha aiutato molto”. “Come attore, non sei sempre così fortunato da poter realizzare un progetto che ritieni abbia un impatto sulle persone. Mi sento super fortunato ad essere stato in grado di farlo”.
Oliva Colman, che interpreta sua mamma in Heartstopper, l’ha definito “divertente e gentile“. “Kit ha tutto“, ha precisato a Vogue l’attrice premio Oscar. “Talento, umiltà ed è chiaramente bello, non che sia importante, ma è bello anche dentro. E questa è la cosa più impressionante di lui“.
Il boom di Heartstooper ha chiaramente influito sulla privacy del giovane divo. Le speculazioni sul suo orientamento sessuale sono nate nel momento in cui Connor è stato fotografato mano nella mano con Maia Reficco. Interpretando un adolescente bisessuale e avendo preso parte a diversi eventi Pride, alcuni hanno accusato Connor di “queerbaiting”. Kit si è così sentito costretto a fare coming out: “Sono bisessuale. Congratulazioni per aver costretto un diciottenne a rivelarsi. Penso che alcuni di voi non abbiano capito il senso della serie. Ciao“. Un polemico tweet che raccolse oltre un milione di like.
Ma Connor aveva fatto i conti con il proprio orientamento sessuale bem prima di Heartstopper.
“È stato solo un processo molto naturale per me; Non ho mai davvero avuto un momento “oh, merda”. È diventato sempre più evidente“. Sebbene la sua famiglia sia sempre stata “super accogliente, inclusiva e meravigliosa“, la sua scuola per soli ragazzi lo è stata assai meno. “Ero in un ambiente molto eteronormativo. Non era molto inclusivo. Non ero davvero accettato in molti modi. E per certi versi non è stato facile”.
L’essere bisessuale ha inizialmente messo in difficoltà il giovane Kit.
“È quando pensi di essere troppo etero per essere gay e gay per essere etero. È come se ti chiedessi, ‘Dove mi siedo?’. Ma ora mi sento molto più sicuro di me stesso. Sentivo solo che non era qualcosa di cui ero ancora pronto a parlare”. “Il mio tweet non voleva essere cattivo. Avevo solo bisogno di far uscire quell’energia. Non ero arrabbiato. Sono rimasto leggermente deluso da quella reazione”. ““Penso che ‘coming out forzato’ non sia la parola giusta che userei, ma avrei preferito farlo in un altro modo”. “Inoltre non so se l’avrei mai fatto. Ma alla fine della giornata non me ne sono pentito. Per molti versi è stato davvero gratificante”.
A differenza del suo alter-ego Netflix, Kit non è mai stato estroverso, sportivo e popolare. “Non sono mai stato così popolare come lo era Nick, credo. Nick è super socialmente a suo agio, mentre io posso diventare piuttosto socialmente inetto. Non socialmente inetto, ma, tipo, goffo”. “Sono un po’ introverso e generalmente mi piace tenermi le cose per me”. “Quando ho realizzato di non essere etero? È stato tutto molto naturale per me, un passo alla volta. Non ho davvero avuto un momento preciso in cui l’ho realizzato. È diventato sempre più evidente. Quando poi ho capito meglio ne ho parlato con le persone che mi amano”.
Negli ultimi mesi Connor si è fiondato in palestra, mettendo kg e kg di muscoli. Le immagini pubblicate dal personal trainer Nathaniel Massiah hanno fatto il giro del globo. “In primo luogo, in realtà non sembro così!”, ha precisato Kit. “Quelle foto non sono state photoshoppate, ma c’era un’illuminazione perfetta. Ero super, super consapevole del mio corpo. Ma per ora, al momento, sono abbastanza a mio agio con me stesso, nel senso che non mi interessa più davvero come appare”.
Il personaggio di Nick Nelson lo ha reso celebre in tutto il mondo, ma Connor non vuole rimanere ingabbiato nel ruolo, pur avendone il massimo rispetto.
“Sono consapevole del fatto che non voglio che le persone vadano a vedere tutto ciò che realizzerò e dicano, ‘Oh, è Nick di Heartstopper’. Inoltre non voglio essere etichettato come niente, come un rubacuori o come l’attore queer o come questo o quello. Voglio essere etichettato come un attore che può fare cose diverse. Ma non riesco a esprimere a parole quanto sia grato per Heartstopper, per il modo in cui ha influenzato la mia vita, la mia carriera, la mia percezione di me stesso e la mia mentalità in generale”. “Mi ha fatto incontrare alcuni dei migliori amici che abbia mai avuto. Mi ha dato molta più fiducia e orgoglio in me stesso”.
Oltre ad Heartstopper 2, Kit Connor sarà presto al cinema con il film A Cuban Girl’s Guide to Tea and Tomorrow, per poi girare l’horror One of Us di Stefan van de Graaff.
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