Trovare un lavoro non è sempre cosa facile e per chi soffre di particolari problemi può addirittura diventare un sogno lontano. Per questo la Regione Toscana, su proposta dell’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini, ha predisposto un piano mirato ad agevolare l’occupazione delle fasce deboli nelle quali rientrano anche i transessuali e i transgender.
«Il rischio di esclusione sociale per queste categorie è fortissimo» – spiega un altro assessore, Agostino Fragai, titolare delle riforme istituzionali – soprattutto nel momento di cambio di sesso». Per i transessuali e i transgender, continua Fragai, «non sempre c’è, purtroppo, il sostegno della famiglia di origine ed il rischio di cadere nella prostituzione è alto. Siamo intervenuti proprio su questo disagio sociale, dando a queste ragazze ed a questi ragazzi opportunità di ricrearsi una propria professionalità nel mondo del lavoro. In quest’ottica l’assessorato alle riforme istituzionali è fortemente impegnato ed ha attivato una task force per combattere discriminazioni di gay, lesbiche e transessuali, e in generale per costruire una Toscana dei diritti e delle pari opportunità per tutti e tutte».
Il piano della Regione si chiama ILA Individual learning account e prevede lo stanziamento di 150 mila euro tramite una sorta di carta prepagata. Ogni titolare avrà a disposizione 2500 euro (da spendere in due anni ed erogate in tranche da 500 euro l’una), che gli consentiranno di partecipare ad attività formative che ciascuno sarà libero di scegliere, con l’ausilio di tutor, in modo mirato, secondo il proprio personale progetto.
Tutte le attività formative sono ammesse, purchè abbiano carattere strettamente personalizzato e rilascino un certificato finale in regola con le norme stabilite dalla Regione. Fondamentale il ruolo dei Centri per l’impiego: è attraverso il centro che vengono reclutati i titolari di carta prepagata ed è con il personale del centro che ciascun titolare dovrà costruire il proprio percorso.
L’on. Vladimir Luxuria ha commentato: «Ancora una volta la Regione Toscana dimostra di essere all’avanguardia nella sensibilità nei confronti delle persone transgender». «Questa volta – continua Luxuria – si è colpito nel segno ovvero il problema che hanno la quasi totalità delle trans nel trovare lavoro».
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