Polonia. Ungheria. Ora anche Repubblica Ceca? Sembrerebbe questo l’allarme (e il timore) lanciato dagli attivisti LGBT del Paese. A parte le unioni civili e alcune forme di tutela, le coppie LGBT non godono di molti altri diritti, e da parte della politica non sembra esserci alcun sostegno, dato che ha respinto tutte le proposte sul piano dei diritti civili.
A dar man forte ai legislatori, anche la popolazione stessa. Molto meno della metà dei cittadini della Repubblica Ceca vede come importante una riforma sulla questione.
A riattivare un dibattito su questa paura è stata l’attivista per il matrimonio egualitario Adéla Horáková. La donna, nel corso di un’intervista a Radio Prague International, ha voluto mettere in guardia tanto le associazioni che la popolazione, vedendo come i politici potrebbero seguire la strada della repressione della comunità LGBT per avere l’appoggio della popolazione. Insomma, per i soliti fini elettorali. Un mossa già vista in Ungheria prima, e in Polonia poi.
L’avvertimento dell’attivista della Repubblica Ceca
Nel suo appello, la Horáková ha spiegato:
Non siamo Polonia e Ungheria, ma c’è un reale pericolo che potremmo percorrere quella strada. […]
Ad esempio, Alexandr Vondra, eurodeputato per i Democratici civili conservatori, vede di buon occhio il loro stile (di Polonia e Ungheria). Sa benissimo cosa stanno facendo. Conosce l’odio che stanno diffondendo, conosce l’imbavagliamento e la decostruzione della democrazia che stanno compiendo. […] Non è certo l’unico che o ammira lo stile di Orban e Kaczynski o lo sostiene silenziosamente e magari spera di seguirlo. Quindi c’è un pericolo molto reale che potremmo camminare nella stessa direzione e dobbiamo dire molto rapidamente e molto chiaramente che non è quella la nostra strada.
Dobbiamo chiedere ai nostri politici e ritenerli responsabili per non aver creato modelli di ruolo da questi paesi. Possiamo essere civili, possiamo essere vicini, dobbiamo certamente cooperare, ma dobbiamo dire molto chiaramente che questa non è la direzione in cui stiamo andando.
L’indifferenza nei confronti della comunità LGBT
Indifferenza. Questa la parola perfetta per descrivere l’opinione della Repubblica Ceca nei confronti della comunità LGBT. Molto semplicemente, la società ceca se ne disinteressa. Si potrebbe parlare anche di “tolleranza“, come spiega sempre la Horáková, ma forse non è la parola giusta.
Insomma, le persone LGBT in Repubblica Ceca si trovano in un Paese che non intende considerarli come dovrebbe essere in uno Stato civile. Sempre meglio di essere arrestati e torturati, o di “eliminare” le persone transgender, o ancora di dichiarare zone libere da LGBT. Ma c’è sempre quella brutta sensazione di essere dei cittadini di serie B. E di dover anche ringraziare la politica e la società intollerante per poter vivere senza essere picchiati o discriminati di continuo.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.
L'unione europea è una delle prime 3 potenze economiche mondiali ma essendo una "semplice" organizzazione internazionale è molto più fragile di Cina e Usa. La Russia non vuole finire accerchiata tra 2 vicini molto scomodi perchè più grossi, cioè Cina e Ue. Ovviamente la Russia non può scardinare la Cina ergo ha puntato sullo scardinamento dell'UE. Il modo in cui lo sta facendo è inondando l'Europa di fakenews anti-ue, così che le persone che pensino di trovare la verità sull'ipotetico complotto x o y su internet e si mettano a votare i politici finanziati da Putin, vedasi il caso della Lega e di tutte le destre sovraniste-populiste europee, politici che ovviamente ripetono le falsità anti-ue. In Italia abbiamo pure la cassa di risonanza di un giornalismo ignorante e servile. Se non l'avete capito l'Italia sta collassando e quelli che rischiano di più sono i giovani , se sei giovane e gay rischi il doppio. Le passate generazioni, colpevoli del disastro economico italiano non vogliono ammettere di avere vissuto a sbafo sulla pelle dei propri figli e sono ben disposti a dare la colpa a tedeschi o africani, così finendo per allearsi con la Russia in funzione anti-ue. I figli, che sono sotto assedio in famiglia e da parte dei media che propinano queste falsità, hanno abboccato. Del resto la qualità del corpo docente italiano è talmente scadente che non possono trovare nella scuola i mezzi per capire la fregatura che i loro genitori gli hanno rifilato a partire dagli anni 70. Ergo il cerchio si chiude, le passate generazioni colpevoli di aver vissuto a sbafo sulla pelle dei propri figli fanno il gioco delle potenze antidemocratiche, come Cina e Russia, che vogliono sfaldare l'ue. Così si sta distruggendo il futuro dei giovani italiani, non solo sul piano economico ma anche geopolitico, visto che saranno i giovani di oggi finiranno a fare i servetti di Cina e/o Russia. La vicenda lgbt è solo uno tasselli di questa strategia e del suo esito, se la strategia riuscisse, catastrofico. Tante care cose .....