Che dire di Madonna? È difficile parlare di lei ed essere così originali da dire qualcosa che non sia già stato detto. La signora Ciccone, Ritchie per essere esatti, a dispetto di tutto quello che si possa dire o scrivere di lei, riesce invece sempre a reinventarsi. Sin dagli esordi, ad ogni step della sua carriera musicale, e non solo, è sempre riuscita a stupire, ad essere originale ed all’avanguardia. È stata capace di rimanere fedele al personaggio Madonna in qualsiasi veste, dalla lesbica sadomaso all’elegante signora inglese – com’è stata recentemente ritratta – che dà da mangiare alle galline nel giardino della sua tenuta.
Nell’attesissimo nuovo album, Confessions on a dance floor,
Madonna brillantemente reinventa la dance music per il nostro tempo. Con uno stupefacente salto nell’abbagliante dimensione della discoteca, i nuovi dodici brani riescono a dare nuova linfa vitale ad un genere che, dagli anni ’70 ad oggi non è mai tramontato. Non a caso i brani sono in sequenza mixata, come fossero un vero dj set e sembrano riproporre il fremito e le atmosfere dei primi successi della superstar.
Da sempre le discoteche sono un termometro del successo di un artista, è qui che la musica da emozione personale diventa empatia collettiva, collante tra le persone, trasformandosi in un’onda inarrestabile.
Quando un brano diventa un grande successo in una dance floor è destinato a rimanere nel tempo, così come chi lo interpreta. Madonna, infatti, ha scelto le discoteche per il suo tour promozionale. Soltanto poche ore dopo il lancio televisivo del video del nuovo singolo Hung up, la cantante americana si è presentata nel noto club newyorkese Luke and Leroy in qualità di disc jockey. Una volta salita in consolle si è avvalsa dell’aiuto dell’amico produttore Jacques Lu Cont ed il pubblico è andato letteralmente in delirio.
Il suono dell’intero album è ipnotico ed eccitante, a tratti ricorda un po’ lo stile dei Daft Punk, con tutta l’energia che ha contraddistinto la carriera di Madonna nel corso degli ultimi vent’anni, collocandola in maniera incontrastata all’avanguardia della dance music.
Se la più recente musica dell’artista ha esplorato il suo modo di pensare e sentire rispetto a qualsiasi argomento dalla spiritualità alla politica, Confessions on a dance floor è un album che si prefigge di far ballare, di divertire. La stessa cantante ha, infatti, dichiarato che è stato scritto per farci saltare dalle sedie: “about having good time straight through and non-stop. I want people to jump out of their seats.”
Registrato all’inizio di quest’anno a Londra, il disco è stato per lo più prodotto e co-scritto da Madonna e Stuart Price. Conosciuto anche con gli pseudonimi Les Rythmes Digitales e Jaques Le Cont, Price è uno dei più giovani ed elettrizzanti DJ inglesi, un vero mago del remix, che ha collaborato con Madonna in qualità di Musical director sia nel Drowned world tour del 2001 che nel Reinvention tour del 2003.
“La musica le viene fuori naturalmente – spiega Price, il cui studio di registrazione è servito come base all’incessante flusso creativo e alle recording sessions – Le canzoni sono venite fuori in modo molto veloce. Madonna era interessata a catturare il momento poiché, dopo tutto, sulla pista da ballo quello che emerge è puro istinto, scaturito dalla gioia del ritmo e del movimento.”
A collaborare al nuovo disco di Madonna c’è anche Mirwais Ahmadzai ed il duo Bloodshy e Avant nonché Anders Baggae e Peer Astrom del Murlyn Music Collective e Joe Henry, che aveva già lavorato con Madonna sul brano “Don’t tell me”.
Il primo singolo, “Hung Up”, include un sample di un classico degli Abba “Gimme! Gimme! Gimme!”. Poi troviamo altri brani dance come “Get together”, “Sorry”, “Future lovers”, “I love New York”, “Let it will be”, “Forbidden love”, “Jump”, “How high”, “Isaac”, “Push” e “Like it or not”, non è presente neppure una ballata. Tra una canzone e l’altra le confessioni di Madonna, una sorta di invito all’ascolto, sussurrato all’orecchio come se si fosse veramente in discoteca. Nell’intro di “Sorry”, che sarà il prossimo singolo, Madonna chiede scusa in molte lingue, compreso l’italiano e sussurra: “Sono spiacente, perdonami”. Sono convinto che questa frase verrà usata da molti come messaggio nella propria segreteria telefonica, sarà inevitabile.
Per Natale il cd uscirà in versione deluxe corredato dei racconti per bambini scritti dalla cantante.
Il tempo passa, Madonna è storia. Buon ascolto, anzi, buon ballo!
di Francesco Belais
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