Nel pieno del dibattito politico sul DDL Zan, con senatori di centrosinistra che chiedono ‘mediazioni’ con la Lega, il partito di Matteo Salvini e Fratelli d’Italia hanno votato contro l’approvazione della risoluzione del Parlamento europeo che condanna senza se e senza ma l’ormai tristemente celebre legge omotransfobica ungherese. Dopo aver firmato una Carta dei Valori con Victor Orban, Salvini e Giorgia Meloni hanno di fatto avallato la “vergognosa” legge (cit. Ursula von der Leyen) voluta dal premier ungherese, proprio ieri entrata in vigore.
Forza Italia si è invece divisa sulla risoluzione. Metà degli europarlmentari berlusconiani si sono astenuti, mentre gli altri si sono divisi tra favorevoli e contrari. Pd, 5 Stelle e Italia Viva hanno votato a favore della risoluzione, approvata con 459 voti favorevoli, 147 contrari e 58 astenuti. Gli eurodeputati hanno definito la legge ungherese una chiara violazione dei diritti fondamentali sanciti dalla Carta, dai Trattati e dalla legislazione dell’UE relativa al mercato interno, nonché “un ulteriore esempio intenzionale e premeditato del graduale smantellamento dei diritti fondamentali in Ungheria“. Con questa risoluzione è stato chiesto alla Commissione di avviare una procedura d’infrazione accelerata, di utilizzare tutti gli strumenti procedurali della Corte di giustizia, come misure provvisorie e sanzioni per inadempienza, di portare la questione alla Corte di giustizia UE in caso di inerzia della Commissione e di presentare un ricorso interstatale alla Corte europea dei diritti dell’uomo.
Via Facebook, Viktor Orban ha tirato dritto, così tuonando: “Il parlamento europeo e la Commissione vogliono che attivisti Lgbt entrino da noi nelle scuole e negli asili infantili, ma noi non lo vogliamo e non lo permetteremo“.
“Nella stessa giornata Salvini ci chiede di dialogare sul Ddl Zan e contemporaneamente vota a difesa della legge ungherese anti Lgbtqi+ al Parlamento Europeo“, ha amaramente commentato sui social Enrico Letta, segretario Pd. E qui torniamo all’incipit dell’articolo. Come si può anche solo lontanamente pensare di ‘mediare’ sull’omotransfobia con chi appoggia e difende l’omotransfobia di Stato ungherese?
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