Malika Chalhy potrebbe avere giustizia. La ragazza aveva denunciato ai Carabinieri la cacciata di casa da parte dei genitori al momento del suo coming out, lo scorso 4 gennaio, compresi anche i numerosi insulti che la famiglia non le ha risparmiato.
Per questo motivo, la Procura di Firenze ha deciso di aprire un’inchiesta per violenza privata.
La ragazza 22enne, originaria di Castelfiorentino, dopo essere stata cacciata di casa ha ricevuto messaggi e note vocali dalla madre, che le ha inviato minacce di morte, offese impronunciabili e l’ha ripudiata come figlia.
Il tutto, ora è al vaglio delle Forze dell’Ordine, dopo l’ordine del pm Giovanni Solinas di verificare se siano stati commessi dei reati che la giovane non ha evidenziato al momento della denuncia, tre mesi fa.
I vergognosi messaggi della madre a Malika
Dalla sua, Malika Chalhy non scorderà mai quei messaggi da parte della madre, che arrivava ad augurarle un tumore, affermando che sarebbe stato meglio avere una figlia drogata piuttosto che lesbica.
Sei uno schifo, lesbica, se ti vedo t’ammazzo. Non mi portare a casa quella p*ttana perché le taglio la gola, sei la rovina della nostra famigli.
Ti auguro un tumore, sei la rovina della famiglia, meglio una figlia drogata che lesbica.
Se torni ti ammazziamo, meglio 50 anni di carcere che una figlia lesbica.
Le parole di Malika sul ddl Zan
Intervistata da FanPage, Malika Chalhy ha spiegato quanto sostegno abbia ricevuto nel giro di poche ore, ribandendo anche l’importanza del ddl Zan:
Venerdì sono andata a dormire sentendomi grata per aver avuto finalmente la possibilità di denunciare le violenze dei miei genitori e della mia famiglia, ma credendo che il giorno dopo tutto sarebbe tornato come prima.
Non è stato così. Il sostegno che sto ricevendo è enorme, sia da parte dell’opinione pubblica che di personaggi noti delle istituzioni e del mondo dello spettacolo. Sono profondamente grata per tutto questo, per me è come rinascere.
Malika riserva però una critica alla burocrazia italiana. Nulla era stato fatto, finché la storia non è stata resa pubblica:
Ho sporto denuncia contro i miei genitori il 18 gennaio 2021, ma fino a ieri l’altro non è stato fatto praticamente nulla di concreto.
Ho dovuto ricorrere alla stampa per farmi sentire, sono felice che alla fine la mia richiesta di ascolto sia arrivata, ma mi chiedo: quante grida di aiuto si perdono nelle maglie della burocrazia italiana?
E sul ddl Zan:
Penso che la libertà di espressione non abbia nulla a che vedere con gli insulti, le offese e le minacce. D’altra parte, se i miei genitori non mi avessero minacciata di morte e offesa così nel profondo, non sarei arrivata a denunciare. Il confine è chiaro.
Penso anche che quando si parla di amore e di rapporti contestualizzati in dinamiche consensuali, nessuno abbia il diritto di mettere bocca.
Ognuno deve essere libero di amare chi vuole, perché come ho già detto nel vostro servizio, l’amore non fa male a nessuno. Amare è sempre una cosa buona, di principio.
E proprio riguardo alla legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo, ha lanciato un appello tramite una storia di Instagram:
Il sostegno a Malika Chalhy
Grazie al sostegno ricevuto, ora ha un tetto sopra la testa potrà pagarsi le spese legali per un eventuale processo, la spesa, l’automobile e, un giorno, anche un affitto.
Malika Chalhy ha ricevuto un grandissimo sostegno dalla comunità, in primis dal sindaco di Castelfiorentino, Alessio Falorni, il quale ha rivolto un appello per aiutare la ragazza.
Ma tantissimi commenti anche dai social, con persone che si erano addirittura offerte di ospitare la ragazza.
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Mammina cara, come il film, forse andresti seguita, ma molto bene, ma credo nella mia ignoranza in materia che non ne caverebbero un ragno da un buco. Non ci sarebbe soluzione alcuna. Vergognati di essere madre e a tenere certi comportamenti, assumere certi atteggiamenti e usare certi linguaggi nei confronti di chi è sangue e carne del tuo sangue e della tua carne! Non meriti neanche di essere denunciata. Spero che qualcuno si prenda cura di te perchè tua figlia purtroppo per te è già sulla strada buona per cavarsela ma persone come te non credo ce la facciano senza l'aiuto di qualcuno che non esiste, questo è poco ma sicuro! In bocca al lupo a entrambi anche se con lupi molto diversi.