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Marco Mengoni, “non contemplo paletti e muri, non mi accorgo della scelta di amare un uomo o una donna”

“La mia generazione è fluida, più aperta in tutti i sensi”, sottolinea Marco Mengoni al Corriere della Sera.

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Marco Mengoni, "non contemplo paletti e muri, non mi accorgo della scelta di amare un uomo o una donna" - Marco Mengoni - Gay.it

Esploso 10 anni fa ad X Factor, Marco Mengoni da dieci anni esatti cavalca l’ambiguità sessuale nel portare avanti il proprio personaggio, inclassificabile e senza etichette.

Dopo Mahmood, che ha scelleratamente asserito che i ragazzi della sua generazione non fanno più distinzioni tra gay ed etero (magari fosse così), Mengoni è tornato ad affrontare l’argomento dalle pagine di Sette, magazine del Corriere della Sera.

La mia vita privata sui social non mi va di mettercela, se è privata non mi va di mettere in mezzo persone che non c’entrano con la mia fama. Io faccio questo mestiere e io devo essere fucilato in piazza, ma non voglio che i miei cari siano massacrati. Ci tengo a proteggere le piante, figurarsi le persone che mi stanno accanto! Noi 30enni siamo messi meglio di chi ci ha preceduto. La mia generazione è fluida, più aperta in tutti i sensi e mi dispiace per le persone che ci governano non si aprano alla natura. Io non contemplo paletti e muri, non mi accorgo della tonalità della carnagione o della scelta di amare un uomo o una donna.

Parole volutamente fissate in un limbo in cui tutto è possibile, anche se Mengoni si definisce “un 30enne antico, ma anche oltre, avanti anni luce. Sono aperto a tutto, sarò l’ultimo naif ma non vedo barriere, confini, per me la Terra non è di nessuno”. Una vita, quella di Marco, da vivere “il meglio possibile”, anche se il tempo “corre troppo veloce”.

“L’unico consiglio che do ai ragazzi come me è: vivete. Domani può succedere tutto“, conclude Marco, rialimentando rumor e polemiche sulla sua persona e soprattutto su quella parte di star system che ama sommergerci di paroloni e voli pindarici, pur di non affrontare tematiche che fanno parte del quotidiano di chiunque, dai tempi dei tempi. La ‘fluidità’, da questo punto di vista, è diventata un inatteso, forzato e strepitoso trampolino di lancio verso l’infinito comunicativo.

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