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Milano Pride 2022 spostato da Giugno al 2 Luglio per i 40 anni di Radio Deejay

“Nulla abbiamo potuto” ci ha raccontato un esponente di Milano Pride.

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Milano Pride 2022 spostato da Giugno al 2 Luglio per i 40 anni di Radio Deejay - MIlano Pride Foto di Roberta Gianfrancesco LR - Gay.it
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deejay 40 anni arco della pace milano pride
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Il Pride 2022 di Milano doveva essere a Giugno. Come sempre è stato fin dal primo Milano Pride del 2001. E a dirla tutta, negli ultimi anni la città meneghina aveva rafforzato la tradizione della parata del Pride nell’ultima domenica di Giugno. Ma la comunità LGBTQIA+ non è affezionata alle tradizioni e cosa c’è di più adattabile di un Pride? E così, quest’anno gli organizzatori del Pride Milano nulla hanno potuto davanti alla “prenotazione” dell’Arco della Pace da parte di Radio Deejay. (Qui tutte le date italiane dei Pride 2022).

 

 

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La radio del Gruppo GEDI ha tagliato il traguardo dei 40 anni il 1° Febbraio 2022 (fu fondata dal mitico Claudio Cecchetto il 1° Febbraio 1982). Ma la pandemia e la voglia di celebrare all’aperto il primo compleanno degli “anta” ha indotto Linus a spostare le celebrazioni da Febbraio a Giugno. Una celebrazione che si annuncia grandiosa e che durerà l’intero weekend del 25 e 26 Giugno. Sono stati già venduti circa diecimila biglietti per il concerto previsto all’Arena Gianni Brera (all’interno del Parco Sempione). Previste le partecipazioni di Coez, Elisa, Elodie, Fabri Fibra, Ghali, Guè, Irama, La rappresentante di lista, Madame, Marco Mengoni, Marracash, Sangiovanni (ed altri ancora in contrattazione). Dopo il concerto, la notte proseguirà con i djset di Albertino, Fargetta, Molella e Prezioso.

Milano Pride 2022
Milano, 28 Ottobre 2021 – Presidio di protesta all’Arco della Pace: il Senato aveva appena applaudito la bocciatura del DDL ZAN.

Già a Febbraio, Linus aveva annunciato la festa nel “giardino di Radio Deejay”, come ha affettuosamente definito il Parco Sempione.

Il parco più amato dai Milanesi è nel cuore della città. Nel suo confine nord dista poche centinaio di metri dal palazzo di Radio Deejay (e della principale sede Rai di Milano). Tra Deejay e il Parco Sempione c’è l’Arco della Pace. Quello che la comunità LGBTQIA+ milanese e italiana hanno recentemente adottato – grazie soprattutto alle iniziative dei Sentinelli, vedi il sit-in durante la discussione in Parlamento del DDL Zan – come luogo simbolo delle proprie manifestazioni.

Ed è stato proprio l’alto valore simbolico che l’Arco della Pace ha assunto per la comunità LGBTQIA+ a convincere Milano Pride, comitato organizzatore, a insistere per allocarvi la tappa di arrivo finale della parata del Pride il 3 Luglio. Curiosamente dal percorso del Pride è stata tagliata fuori Porta Venezia, il quartiere LGBTQ+ più frequentato in Italia. Sembra che non scorra buon sangue tra gli organizzatori del Milano Pride e i locali della popolare e frequentatissima via Lecco.

Ma è stato saggio spostare il Pride di Milano – che fin dai primi weekend di Luglio è nota per svuotarsi – al 2 Luglio?

“Non c’è stato verso, il Comune ci ha spiegato che Deejay aveva prenotato l’Arco della Pace da tempo – ci racconta la nostra fonte, persona appartenente al Milano Pride – e non ce la siamo sentita di fare il Pride lo stesso giorno dei 40 anni di Radio Deejay” continua la nostra fonte “Pare che Deejay faccia attività in tutto il Parco Sempione per due giorni”. Alla mia domanda su come mai il Comune non si sia reso conto che la “prenotazione” di Deejay era potenzialmente conflittuale con il Milano Pride, la nostra fonte ha evitato commenti. Evidente che Radio Deejay è molto più influente del Milano Pride. Un’azienda privata che per il Comune conta più della comunità LGBTQIA+ di Milano? Bando alle polemiche: i fr*ci si adattano da sempre, perché non dovrebbero spostare per la prima volta nella storia il Pride di Milano da Giugno a Luglio?

Qualche giorno fa abbiamo segnalato gli  appuntamenti del Milano Pride 2022, che quest’anno vanta ben due settimane di eventi  ai quali Gay.it non mancherà di dare visibilità.

Ricordiamo di seguito le date del Milano Pride negli anni (sempre a Giugno):

Milano Pride 2001 – 23 Giugno 2001 (Pride Nazionale)

Milano Pride 2002 – 22 Giugno 2002

Milano Pride 2003 – 21 Giugno 2003

Milano Pride 2004 – 5 Giugno 2004

Milano Pride 2005 – 4 Giugno 2005

Milano Pride 2006 – non svolto

Milano Pride 2007 – 23 Giugno 2007

Milano Pride 2008 – 7 Giugno 2008

Milano Pride 2009 – non svolto

Milano Pride 2010 – Sabato 12 Giugno 2010

Milano Pride 2011 – Sabato 25 Giugno 2011

Milano Pride 2012 – non svolto

Milano Pride 2013 – 29 Giugno 2013

Milano Pride 2014 – 28 Giugno 2014

Milano Pride 2015 – 27 Giugno 2015

Milano Pride 2016 – 23 Giugno 2016

Milano Pride 2017 – 24 Giugno 2017

Milano Pride 2018 – 30 Giugno 2018

Milano Pride 2019 – 28 Giugno 2019

Milano Pride 2020 – 27 Giugno 2020

Milano Pride 2021 – 26 Giugno 2021

Milano Pride 2022 – 2 Luglio 2022

 

Radio Deejay è di proprietà del Gruppo GEDI. Dal sito del gruppo riportiamo:

GEDI è editore di la Repubblica, La Stampa, Il Secolo XIX, 9 testate locali, il settimanale l’Espresso e altri periodici. Fanno parte del Gruppo anche 3 emittenti radiofoniche nazionali (Radio Deejay, Radio Capital, m2o). GEDI opera, inoltre, nel settore internet e raccoglie la pubblicità, tramite la concessionaria Manzoni, per i propri mezzi e per editori terzi. Presidente è John Elkann e Amministratore delegato Maurizio Scanavino.

Il Gruppo GEDI ha un bilancio negativo, con perdite in decrescita, grazie anche alla forte operazione di tagli sulle testate giornalistiche (proprio in questi giorni L’Espresso viene ceduto definitivamente a Bfc Media. Nel 2021 ha fatturato 520 milioni di euro, con una perdita di 50 milioni di euro (erano 166 nel 2020).

Linus iniziò a lavorare a Radio Deejay nel 1984, due anni dopo la sua fondazione. La sua direzione artistica è considerata negli ambienti degli addetti ai lavori dei media italiani come “un’isola felice e protetta” dal terremoto che sta ristrutturando l’intero Gruppo GEDI. Un giornalista della Stampa (di proprietà del Gruppo GEDI) ha confidato a Gay.it “Fino a quando c’è Linus, Deejay resterà la nostra amata Deejay, ma poi…?”.

Da sempre Radio Deejay e tutto il gruppo GEDI sono vicini alle battaglie della comunità LGBTQIA+.

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