Arriva da Napoli una proposta a tutte le case accoglienza LGBT e non d’Italia. Causa emergenza umanitaria in Afghanistan, con i talebani tornati al potere, i Ken Onlus ha lanciato un appello nazionale a sostegno dei profughi afghani, LGBT e non, in fuga dal regime talebano.
Aprire le case rifugio e tutti i posti letto per accoglienza profughi LGBT in pericolo, per prima emergenza. I Ken Onlus offre dei posti letto disponibili della casa accoglienza LGBT “Questa Casa non è un Albergo”, bene confiscato alla mafia e dedicato a Silvia Ruotolo, per giovani afghani LGBT+ e non, che scappano dalla furia integralista talebana.
“IL NOSTRO COMPITO è essere un servizio trans-nazionale”, dichiara Carlo Cremona, coordinatore del progetto e Presidente i Ken Onlus: “Ci appelliamo alle autorità LOCALI E NAZIONALI, per considerare in prima istanza questi posti come rifugio specifico rainbow, e in seconda per accoglienza temporanea urgente per tutti. Nessuno escluso, siamo tutti uguali di fronte alla paura, diritto umano, alla legge”.
Con il ritorno dei talebani al potere, e della legge della sharia, donne e persone LGBT afghane rischiano la vita. L’attività sessuale tra persone dello stesso sesso è illegale in tutto l’Afghanistan e punibile con la pena di morte.
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