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Il mostro talebano e i “bacha-bazi”, bambini vestiti da femmina e stuprati dagli omofobi signori della guerra

Rapiti, comprati, costretti ad indossare abiti femminili, cantare e ballare. Per poi essere stuprati dai ricchi afghani.

Il mostro talebano e i “bacha-bazi”, bambini vestiti da femmina e stuprati dagli omofobi signori della guerra - bachi bazi 1 - Gay.it
2 min. di lettura

Con il ritorno dei talebani alla guida dell’Afghanistan, l’incubo dei “bacha-bazi” ha ripreso forma a Kabul. I bacha-bazi, che letteralmente significa “bambini per gioco”, sono bimbi di età compresa tra gli otto e i quattordici anni, costretti ad indossare abiti femminili, cantare e ballare nelle feste per intrattenere uomini molto più grandi, pronti ad abusare sessualmente di loro.

Una pedofilia di fatto ‘tollerata’, per quanto illegale anche in Afghanistan, perché la pratica è contraria alla convenzione sui diritti dell’infanzia, cosa che la legge afghana non ammette. Eppure il fenomeno dei bacha-bazi, denunciato per la prima volta nel 2010, è tristemente realtà. Ragazzini rapiti in strada, venduti dai propri genitori bisognosi di denaro, ad uso e consumo dei ricchi signori della guerra che possono farne quel che vogliono. Come se fossero giocattoli, pupazzi da truccare, vestire. E infine violentare. Questi “bambini per gioco” sono schiavi sessuali in un’Afghanistan tornato in mano ai talebani.

Anni or sono il New York Times denunciò che persino ai militari statunitensi venne imposto dall’alto di non intervenire sugli abusi sessuali subiti dai più piccoli. “Durante la notte li sentivamo gridare, ma non potevano far nulla. Non ci era permesso”. Questi bimbi vengono poi liberati una volta diventati maggiorenni, ma il loro futuro, la loro vita, è compromessa, per sempre. Sono marchiati, riconoscibili da chi ha abusato di loro, nonché devastati psicologicamente dopo anni di violenze e soprusi.

The dancing boy of Afghanistan” di Najibullah Quraishi è un documentario che nel 2010 ha per la prima volta raccontato questo atroce fenomeno afghano, con i bacha-bazi impossibilitati a difendersi, a ribellarsi. E il perché è ovvio. Se dovessero denunciare i propri aguzzini verrebbero a loro volta condannati per omosessualità e prostituzione. Per i comandanti militari e i ricchi afghani avere un proprio “harem” di Bacha-bazi significa avere potere, ricchezza e influenza. “Le donne sono per crescere i figli, i ragazzi sono per il piacere“, dice un tristemente celebre detto afghano.

Nel 2017 il governo afghano, pressato dagli attivisti per i diritti umani che denunciavano da tempo questa ignobile pratica, ha approvato una legge che punisce severamente i colpevoli, con la pena di morte per i casi più gravi, vedi lo stupro dei più piccoli. “C’è un intero capitolo che criminalizza la pratica nel nuovo codice penale“, disse Nader Nadery, consigliere dell’allora presidente afghano Ashraf Ghani. Ma quel governo non esiste più. I talebani sono tornati al potere, con il ripristino della sharia, le donne nuovamente relegate a schiave e gli omosessuali seppelliti sotto i muri.

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12 thoughts on “Il mostro talebano e i “bacha-bazi”, bambini vestiti da femmina e stuprati dagli omofobi signori della guerra

  1. Queste pratiche ripugnanti testimoniano l’esistenza di una pulsione omosessuale repressa, una pulsione che una siffatta società patriarcale e maschilista non può certo accettare in maniera manifesta, ed ecco allora che la pulsione prende queste forme perverse e abominevoli. Se si trattasse solo di soddisfare un piacere sessuale si potrebbero prendere delle bambine, vengono invece presi bambini per soddisfare una pulsione omosessuale che deve comunque rimanere segreta e che si esplica in queste forme.

  2. L’unica speranza è che , a causa di questi movimenti di popoli e relative culture , favorite da una globalizzazione al ribasso che fa marcia indietro su diritti faticosamente acquisiti , il nostro modo di intendere la vita sopravviva qualche altro decennio.

  3. Un altro punto di contatto con i talebani di casa nostra ovvero i preti cattolici: pubblicamente fanno i moralisti, condannano l’omosessualità, promuovono la sottomissione delle donne, poi nel segreto di parrocchie, canoniche e seminari abusano di bambini e minorenni. Che schifo!

    1. Ad essere “senza alcun senso della proporzione e del ridicolo” sono i tuoi commenti intrisi di irritante islamofobia e calunnie verso chi non la pensa come te con cui stai impestando il sito.
      Se non vedi i punti di contatto che esistono tra le varie forme di integralismo religioso, guarda a caso tutte accomunate da omotransfobia, è solo un tuo limite, indubbiamente dovuto all’islamofobia di cui tanto ti vanti e che rivendichi orgoglioso.
      P. S. E ora non osare accusarmi stupidamente di islamismo o collaborazionismo con i talebani, come hai già fatto con un altro utente del sito, solo perché disprezzo e condanno i talebani ma, a differenza tua, non odio per partito preso tutte le persone di fede musulmana del mondo.

      1. Tu te la canti e tu te la rispondi . Attento , col tempo , a non volare da un tetto o finire sotto un muro di due metri e mezzo. Sono per la legittima difesa preventiva , come Israele ci insegna. Statte bbono !

  4. Veramente “me la” rispondi sempre tu, visto che dici di volere a tutti i costi l’ultima parola.
    E così sarà perché le tue argomentazioni sono a dir poco risibili e inesistenti, non c’è gusto a continuare a confrontarsi con chi scrive commenti che paiono usciti dal peggiore romanzo distopico di Houellebecq.
    Prima di salutarti per sempre ti ricordo che citando Israele hai fatto il peggiore esempio possibile, visto che tutti gli attentanti nei confronti della comunità LGBT, in alcuni casi per fortuna sventati in tempo, in altri purtroppo avvenuti con morti e feriti a Tel Aviv e Gerusalemme, sono stati sempre per mano di ebrei ortodossi. Informati meglio prima di parlare a vanvera, basta una rapida ricerca su internet.
    Addio.

  5. E ancora una volta non hai risposto nel merito su Israele. Non hai alcuna argomentazione, se non la tua islamofobia, che è cosa ben diversa dal più che legittimo e doveroso disprezzo per i talebani. Tu detesti tutte le persone musulmane in generale. Niente di peggio di un gay razzista!

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