Sebbene l’identificazione di adulti statunitensi come LGBTQ+ sia rimasta inalterata nel corso del 2022, dopo aver mostrato notevoli aumenti nel 2020 e nel 2021, Gallup, società di analisi con sede a Washington, ha certificato una clamorosa crescita di persone dichiaratamente LGBTQI+ negli States nel corso degli ultimi 10 anni. Dal 3,5% del totale al 7.2%.
Si tratta di una statistica fondata su sondaggi telefonici con interviste ad oltre 10.000 adulti statunitensi. Oltre il 7% ha affermato di identificarsi come lesbica, gay, bisessuale, transgender o “qualcos’altro, consentendo loro di scegliere più identità”.
L’86% degli adulti statunitensi ha dichiarato di essere eterosessuale, mentre il 7% ha scelto di non rispondere alla domanda, il che significa che la quantità di adulti LGBTQ+ potrebbe essere decisamente maggiore.
Coloro che sono bisessuali costituiscono il 4,2% di tutti gli adulti statunitensi, mentre uno su cinque si identifica come gay e uno su sette si identifica come lesbica. La visibilità delle persone transgender non è mai stata tanto alta, pari a meno di uno su 10. Il 5% degli adulti si identifica invece come “qualcosa di diverso” da LGBTQ+.
“Nel 2022 Gallup ha per la prima volta registrato l’identità di coloro che hanno specificato di essere qualcosa di diverso dall’eterosessualità rispetto alle tradizionali identità lesbiche, gay, bisessuali o transgender. La maggior parte di queste persone ha dichiarato di essere queer, pansessuale o asessuale. Circa l’1-2% degli adulti LGBT, pari allo 0,1% di tutti gli adulti statunitensi, preferisce una di queste identità“.
Lo studio ha scoperto che i membri della Gen-Z, che comprende persone nate tra il 1997 e il 2004 ovvero con un’età compresa tra i 18 e i 25 anni, “sono il sottogruppo più probabile” da identificare come LGBTQ+, con una cifra del 19,7%. Questo viene confrontato con i Millennial, che arrivano all’11,2%, e al 3,3% “o meno” delle generazioni più anziane.
Il 13,1% della Gen-Z si identifica come bisessuale, il 3,4% come gay, il 2,2% come lesbica e l’1,9% come transgender, ovvero tutti valori più alti rispetto a tutte le altre generazioni.
“La proporzione di adulti bisessuali rispetto ad altre identità LGBT è più alta tra i gruppi di età più giovani rispetto a quelli più anziani“, ha precisato Gallup. Due terzi delle persone LGBT della generazione Z si identificano come bisessuali, così come il 62% dei millennial LGBT. Nelle generazioni più anziane, meno della metà degli adulti LGBT afferma di essere bisessuale, sebbene sia ancora il più grande sottogruppo di adulti LGBT nella Generazione X. Nelle due generazioni più anziane, è più probabile che gli individui LGBT si identifichino come gay.
Gallup ha concluso che, da quando hanno iniziato a misurare l’identificazione, nel 2012, gli americani che si definiscono LGBTQ+ sono diventati più comuni, “sebbene nell’ultimo anno la cifra sia rimasta stabile”. Considerando il maggior numero di identificazioni LGBTQ+ tra le persone della Gen-Z, Gallup prevede che la popolazione LGBTQ+ continuerà inevitabilmente a crescere.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.