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Nigeria, bande omofobe usano le app di dating per derubare e torturare i gay

A denunciarlo un drammatico documentario BBC, Kito: Blackmailing LGBT Nigeria, in cui le vittime raccontano quanto avviene di norma nel Paese.

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In Nigeria, sesta nazione al mondo per popolazione, con oltre 225 milioni di abitanti, bande omofobe utilizzano le app di dating per rapinare e torturare gli omosessuali. Questi criminali sono chiamati “kito”, termine nigeriano per descrivere una persona che finge di essere queer sui social media e sulle app di appuntamenti per ingannare le persone LGBTQ+.

Un nuovo documentario della BBC Africa, Kito: Blackmailing LGBT Nigeria, fa luce su questi crimini perpetrati contro la comunità omosessuale del Paese. Nel documentario che potete vedere in testa al post, un padre di tre figli, Mohammed, ha raccontato la sua storia, di quando fu vittima di una banda di “kito”.

Mohammed, nel doc apparso a volto coperto per mantenere intatta la propria identità, aveva parlato online con tale Jamal. Dopo lunghe conversazioni i due si incontrano. Quando tornano a casa scatta immediatamente la tensione sessuale. Mohammed entra in doccia e in quel momento un gruppo di uomini fa irruzione in casa. Lo picchiano selvaggiamente. Jamal e i suoi complici girano un video dell’aggressione e lo pubblicano on line, facendo outing nei confronti di Mohammed.

Non potevo credere che qualcuno di cui mi fidavo potesse arrivare al punto di farmi questo“, ha confessato amaramente l’uomo alla BBC. Mohammed ha rivelato di aver pensato al suicidio, dopo quell’atroce esperienza, ma l’amore incondizionato nei confronti dei suoi figli l’ha tenuto in vita.

Ho chiamato i miei figli. Uno di loro mi ha detto che ama suo padre. Anche se suo padre è queer, non aveva problemi con questo“.

Emmanuel, un’altra vittima del kito, ha raccontato alla BBC di essere stato ugualmente filmato, dopo essere stato ingannato. I suoi aggressori non hanno pubblicato il video online ma lo hanno costretto a prelevare 500.000 naira (£ 860) ad un bancomat, per poi torturarlo con un ferro da stiro. Un’esperienza, ha detto Emanuel, che lo ha ferito “mentalmente” e lo ha lasciato profondamente “insicuro”.

La maggior parte degli uomini intervistati nel documentario ha perso il proprio lavoro, quando i video ricattatori sono finiti online.

Nel febbraio del 2022 un uomo è stato assassinato dopo che una banda di kito lo aveva ingannato tramite social media. Sei uomini sono stati arrestati in Nigeria per presunta estorsione di denaro a persone gay trovate su un’app di appuntamenti. I crimini contro le persone omosessuali che utilizzano app di incontri sono diventati ordine del giorno in tutto il continente. In Sud Africa le autorità hanno recentemente avvertito gli uomini gay che usano Grindr di fare attenzione, poiché i criminali utilizzano l’app per trovare i propri obiettivi, rapinarli e ricattarli.

La Nigeria è uno dei Paesi più omofobi al mondo.

Le aree legalmente governate dalla Sharia stabiliscono la condanna a morte per donne e uomini omosessuali. Costituzionalmente, il capitolo 21, l’articolo 214 e 217 del Codice Penale dichiarano che “Ogni persona che abbia congiungimento carnale con altra persona contro l’ordine naturale o permette ad un uomo di avere congiungimento carnale con un uomo o con una donna contro l’ordine naturale è colpevole di un delitto grave e perseguibile di imprigionamento per 14 anni“. Secondo la legge della Sharia, che in molte zone della nazione viene applicata, il rapporto anale (liwat) deve essere punito con 100 frustate per gli uomini non sposati, e con un anno di prigione più la morte per lapidazione per gli uomini sposati.

Una legge del 2014 non criminalizza soltanto il matrimonio egualitario, ma anche i rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso, le manifestazioni pubbliche d’affetto, la convivenza tra persone dello stesso sesso, le associazioni LGBTIQ+, i locali gay. Essere persone LGBTQI+ in Nigeria è semplicemente illegale.

Lo scorso dicembre 19 persone sono state arrestate per aver organizzato un matrimonio gay. Lo scorso luglio la corte islamica ha ordinato la lapidazione di tre uomini perché omosessuali. Due anni fa un vescovo anglicano nigeriano ha definito “l’omosessualità” come “un virus mortale da estirpare”.

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