È una drammatica storia di sangue, soldi e omofobia quella in arrivo dall’India. Un uomo è stato infatti arrestato con l’accusa di aver accoltellato a morte suo padre, dopo aver scoperto che quest’ultimo aveva una relazione omosessuale nell’Uttar Pradesh. Il padre, identificato dalle autorità come Reshpal, è stato trovato senza vita in un campo di canna da zucchero nella zona di Khatuauli a Muzaffarnagar il 18 agosto, come riportato da India Today.
Sumit Kumar, il figlio della vittima, è stato successivamente arrestato e ha confessato alla polizia di aver ucciso suo padre perché si era innamorato di un altro uomo. Così facendo avrebbe “offuscato la reputazione” della famiglia, ha precisato Kumar che ha inizialmente cercato di incastrare altre tre persone per l’omicidio, ma la verità è presto venuta a galla.
Sumit ha poi detto alla polizia che suo padre desiderava lasciare in eredità i propri averi all’uomo con cui aveva una relazione, ma questo non è stato ancora verificato. Da settembre del 2018 6 l’omosessualità in India non è più considerata reato, a seguito dell’abrogazione della legge 1860, mutuata dai colonizzatori britannici: essa prevedeva il pagamento di una multa con l’aggiunta di reclusione che poteva raggiungere l’ergastolo per “chiunque abbia volontariamente rapporti carnali contro l’ordine della natura”. L’attività sessuale tra persone dello stesso sesso è legale ma le coppie omosessuali non possono sposarsi o effettuare adozioni.
Le persone transgender, invece, dal 2014 in India sono autorizzate a cambiare sesso senza chirurgia di riassegnazione e hanno il diritto costituzionale di registrarsi sotto un terzo genere. Ci sono circa 5 milioni di persone transgender in India. La Corte Suprema ha stabilito che la discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale è proibita dalla Costituzione indiana.
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