Gli omosessuali sono figli di Dio, e hanno il diritto a una famiglia. Nessuno deve esserne escluso.
Questa frase, per una volta non equivocabile o frutto di indiscrezioni a porte chiuse, viene pronunciata da Francesco Bergoglio, al secolo papa Francesco, durante l’omonimo documentario di Evgeny Afineevsky, a lui dedicato, presentato in anteprima oggi al Festival Del Cinema di Roma.
Il Papa, nel documentario, dice anche di “essersi speso per una legge in questo senso. In questo modo, gli omosessuali godrebbero di una copertura legale. Io ho difeso norme di questo tipo.
L’opera approfondisce i temi che stanno caratterizzando il suo papato, tra cui l’attenzione ai migranti, all’ambiente, alla povertà, alle discriminazioni razziali, per reddito, ed, appunto per l’orientamento sessuale. In questo senso, a circa metà della pellicola, il papa parla di omosessualità e di diritto alla famiglia.
Una affermazione per certi versi rivoluzionaria, che ha suscitato già moltissime reazioni, e che giunge in un momento molto importante, anche se non direttamente collegato, con la discussione sulla legge Zan.
Con l’influenza che il mondo cattolico ha sulla politica italiana, sapere che il capo della chiesa ritiene del tutto reale, ed ancora da sanare, la discriminazione verso la comunità LGBTQ, potrebbe pesare non poco anche nell’appoggio al DDL contro l’omotransfobia.
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adesso toccherò un tasto dolente per questi che difendono le famiglie tradizionali, come mai non avete difeso queste donne uccise dai mariti o compagni e hanno lasciati molti orfani soli, dove siete stati e ci sono tante famiglie distrutte per colpa di mariti gelosi e violenti, questa è la famiglia secondo voi ?
Ecco i due troll omotransfobici che infestano le pagine di gay.it (o forse è sempre la stessa persona con due account diversi) schiumare dalla bocca perché il Papa, con ben 4 anni di ritardo dalla loro approvazione, si è espresso a favore delle unioni civili. Uno scrive che il Papa ha toppato (ma per i cattolici non vale più il dogma dell'infallibilità del papale?!), giustifica la propria omofobia con la solita litania priva di basi scientifiche ("i bambini hanno bisogno di mamma e papà per crescere bene") e citando i soliti 4 giuristi contrari ai diritti LGBT (per fortuna le leggi le fa il Parlamento, non Cesare Mirabelli); l'altro chiama addirittura il Papa "ANTICRISTO", tutto maiuscolo e cerca disperatamente di aggrapparsi alle parole, ignorando deliberatamente questo passaggio riportato dai principali siti di informazione: "Tra i momenti più toccanti del film, la telefonata del Papa a una coppia di omosessuali, con tre figli piccoli a carico, in risposta ad una loro lettera in cui mostravano il loro grande imbarazzo nel portare i loro bambini in parrocchia. Il consiglio di Bergoglio al signor Rubera è quello di portare i bambini comunque in parrocchia al di là degli eventuali giudizi". Ahahahah! Fatevene una ragione, siete rimasti più indietro persino rispetto al vostro Papa che non è esattamente un progressista. A questo punto non vi resta che fare un bello scisma e fondarvi una vostra chiesa. P.S. Chissà poi perché la redazione di Gay.it non modera i commenti omotransfobici di questi due utenti... mah!