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La violenta aggressione ai danni di Jean Pierre Moreno, rifugiato e socio di GayNet preso a calci e pugni in metro a Roma solo e soltanto per aver dato un bacio al compagno, ha rianimato il Partito Democratico sul fronte dei diritti. Dopo le parole di Alessandro Zan e Monica Cirinnà, che hanno chiesto per la milionesima volta l’immediata calendarizzazione in Senato della legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo, anche il resto del PD è sceso in campo.
Irene Tinagli e Giuseppe Provenzano, da pochi giorni eletti vicesegretari del Partito, hanno alzato la voce. “Questo video racconta ciò per cui provare orrore e vergogna. Non basta la condanna. Serve al più presto l’approvazione della legge Zan contro l’omotransfobia. Diamo forza ai Senatori del Pd per una sua urgente calendarizzazione“, ha cinguettato l’ex ministro per il Sud e la coesione territoriale.
“Fanno orrore le terribili immagini di violenza omofobica che arrivano da Roma. Queste forme d’odio non possono avere cittadinanza in un Paese civile. Spero si possa rilanciare presto l’impegno per l’approvazione del DDL Zan contro l’omotransfobia“, ha twittato la Tinagli, ritwittata a sua volta da Enrico Letta, neo segretario Pd che ha così sottoscritto il suo messaggio, senza però esplicitarlo con un virgolettato ufficiale. Avendo ‘dimenticato’ il DDL Zan anche nel suo primo discorso da segretario, da Letta ci si aspetta prese di posizioni inequivocabili. Non può e non deve bastare un retweet.
Nicola Zingaretti, suo predecessore, non si era mai tirato indietro in tal senso e non l’ha fatto neanche oggi, scrivendo sui social: “Due ragazzi picchiati per un bacio. Sembra incredibile ma è successo a una coppia gay pochi giorni fa a Roma. Hanno tutto il nostro sostegno. Ora subito la legge Zan contro l’omofobia. È tempo di un Paese più giusto per tutti“.
“Picchiato, a Roma, perché baciava il suo compagno. L’ennesimo episodio di omofobia“, ha aggiunto Laura Boldrini. “Cosa stiamo aspettando? Va subito approvata la legge Zan. Come dimostrano Polonia e Ungheria è in atto in Europa un’onda reazionaria contro i diritti. E noi dobbiamo fermarla!”. Anche Carlo Calenda, leader di Azione, ha cinguettato dinanzi al video dell’aggressione omofoba: “La civiltà o l’inciviltà di un paese si misura anche su questo. E non siamo messi affatto bene. Scene indegne di una democrazia liberale“.
Chiusura con Italia Viva ed Elena Bonetti, Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, che ha espresso solidarietà alle vittime dell’aggressione: “A questi due ragazzi tutta la mia vicinanza. Scene come questa, la violenza, la discriminazione, ci offendono tutti. Umiliano la nostra coscienza di Paese. E noi dobbiamo ripudiarle, senza se e senza ma“.
Ma il punto è che bisognerebbe combatterle, e non solo “ripudiarle”. Anche da parte della ministra Bonetti, da un lunghissimo anno silente sull’argomento, si pretendono prese di posizione decisamente più esplicite. In tal senso c’è un DDL già approvato alla Camera e da 5 mesi in ‘coda’ al Senato, una legge attesa da quasi 30 anni. Basta parole, stop all’insopportabile benaltrismo, bisogna agire. Approvate la legge contro l’omotransfobia, la misoginia, l’abilismo.
Update ore 15:07
Il segretario PD Enrico Letta ha così twittato: “Solidarietà e vicinanza a Jean Pierre per l’intollerabile aggressione di Valle Aurelia. L’impegno del Pd contro l’omofobia e a favore del DDL Zan proseguirà con ancora maggiore determinazione. Basta!“.