Il teatro per bambini parla di famiglie gay? E’ un motivo sufficiente perché al comune di Milano e sulle pagine di Avvenire scoppi la polemica. L’opera in questione è “Piccolo Uovo” liberamente ispirato all’omonimo libro di Altan (anche quello, a suo tempo, al centro di aspre polemiche ) e sarà sul palco del Teatro Litta di Milano il prossimo 12 , 13 e 16 marzo per opera della compagnia Teatro 19. La storia, per chi non lo ricordasse, parla di un piccolo uovo che sceglie di decidere da solo qual è la famiglia giusta per lui. Passa in rassegna coppie etero, coppie di donne e alla fine sceglie una coppia formata da due pinguini gay. Ad assistere allo spettacolo saranno, in totale, circa 270 bambini tra cui molti che frequentano ancora l’asilo.
Una storia rischiosa, secondo il parere del consigliere comunale del Pdl Matteo Forte che si è fatto promotore addirittura di una interrogazione che sarà presentata e discussa in aula questa settimana.
Forte sostiene, a quanto riporta Il Giornale, che a quell’età, così importante per la formazione e l’indirizzo psicologico di un bambino, messaggi come quelli di Piccolo Uovo possono ingenerare confusione rispetto ad una situazione familiare “normale”con una polarità maschile – femminile.
In sostanza, cercare di far crescere i bambini consapevoli delle diversità che fanno parte della quotidianità, ovvero senza pregiudizi e privi di idee discriminatorie, secondo il consigliere è addirittura rischioso.
Dello stesso parere, naturalmente, il quotidiano dei vescovi, Avvenire, che dalle sue colonne lancia anatemi contro la favola e scrive: “Ora ai bambini qualcuno pensa sia giusto insegnare che le tipologie familiari sono numerose e ricche di sfumature. Due mamme, due papà. O anche vari genitori insieme. Non è uno scherzo, purtroppo. Succederà davvero per i bambini che il prossimo 12 e 13 marzo assisteranno alla riduzione teatrale del libro Piccolo uovo di Altan”.
Aprire una finestra sul mondo, insomma, sarebbe sbagliato. E, al di là di tutte le considerazioni sulla realtà delle famiglie italiane, già variegata checché se ne voglia dire, nessuno, né il consigliere né Avvenire pensano che in mezzo a quei bambini, probabilmente, ce ne sono alcuni che quella realtà la vivono già, per i quali una rappresentazione del genere è tutt’altro che rischiosa anche ai fini di un buon inserimento nell’ambito scolastico.
Piccolo Uovo, intanto, è già andato in scena lo scorso 19 febbraio a Castelpusterlengo davanti a 230 bambini.