Arriverà il 3 agosto su Netflix l’ultimo progetto prodotto da Ryan Murphy. Pray Away il titolo del documentario diretto da Kristine Stolakis, che si è concentrata sul movimento American Exodus International (EI), apparso negli anni ’70 con l’obiettivo di ‘guarire i gay’.
Mezzo secolo fa cinque uomini della chiesa evangelica combattuti riguardo alla propria identità gay formarono un gruppo di studi biblici per cercare di lasciarsi alle spalle “lo stile di vita omosessuale”. Dopo aver ricevuto in poco tempo più di 25.000 lettere di richiesta di aiuto lanciarono Exodus International, la maggiore e più controversa organizzazione di terapia di conversione al mondo. I leader del gruppo nascondono però un segreto: non hanno perso “l’attrazione per lo stesso sesso”. Dopo anni da superstar cristiane in seno alla destra religiosa, molti uomini e donne di questo gruppo si dichiarano LGBTQ rinnegando il movimento che avevano contribuito a creare.
Pray Away racconta i percorsi drammatici degli ex leader della terapia di conversione, dei membri attuali e di una superstite, nel contesto dell’ascesa al potere del movimento “ex gay”, dell’influenza che ancora esercita e dei danni profondi che provoca.
Nel primo trailer del doc si vedono diversi membri di Exodus International, attraverso filmati d’archivio in cui descrivono il modo in cui erano stati “convertiti”, tanto da tornare eterosessuali. “Stiamo solo dicendo che se vuoi cambiare, c’è un modo per farlo“, dice un uomo. Peccato che costoro continuassero ad essere omosessuali, segretamente, rovinando le vite di centinaia di adolescenti con teorie criminali e dannose.
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Immagino Povia con le mollette alle palpebre , costretto a guardarlo : come in Arancia Meccanica.