Migliaia di messaggi di vicinanza ed affetto, ma anche tanto odio a buon mercato. L’annuncio della doppia paternità di Tiziano Ferro e Victor Allen, ufficializzata al mattino, è presto diventata virale, con il cantante di Latina sommerso da abbracci virtuali. E non solo.
Pro Vita e Famiglia ne ha infatti subito approfittato per tornare a sparare a zero contro le famiglie arcobaleno. “È sempre una notizia triste e grave quella per cui due bimbi cresceranno senza sperimentare la tenerezza, l’amore e la dolcezza di una mamma e senza una presenza femminile nella loro intimità familiare“, ha commentato Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia. “Per quanta cura possano dare, due uomini non fanno e non faranno mai una mamma. Vogliamo quantomeno sperare che Tiziano Ferro e il compagno non si siano dotati di quei bambini sfruttando i loro patrimoni per accedere al criminale mercato dell’utero in affitto“.
E pensare che Ferro, solo poche ore fa, aveva chiesto riservatezza nel rispetto della privacy dei piccoli Margherita e Andres. Da Pro Vita e Famiglia, invece, è puntualmente arrivato l’ennesimo attacco alla gestazione per altri, in Italia già vietata. “Comunque sia andata questa vicenda, è urgente che che nel Parlamento italiano sia finalmente avviato l’iter per rendere l’utero in affitto un reato universale punibile ovunque commesso, e che si annulli l’orrenda fiera dei figli su misura prevista a maggio a Milano, che in passato ha già pubblicizzare questa pratica orrenda“, ha concluso Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia.
Di tutt’altro tenore il commento di Monica Cirinnà, senatrice Pd che ha voluto prendere le distanze proprio dai tanti, troppi odiatori del web che puntualmente alimentano disinformazione nei confronti delle famiglie arcobaleno. “Non stanno mancando, in queste ore, prese di posizione violente, che ancora una volta negano dignità alla bellezza dell’amore“, ha scritto sui social la madre delle unioni civili. “Trovo molto grave che, di fronte a una notizia così bella, che giunge in giornate molto tristi e dopo due anni di pandemia, vi sia chi trova occasione di usare parole d’odio, attaccando due nuove vite anzichè festeggiare la loro nascita“.
Cirinnà ha ribadito l’urgenza di un intervento del Parlamento a tutela dei figli delle famiglie arcobaleno, e dei propri genitori, rimarcando il suo “impegno per arrivare al più presto a una legge che riconosca la piena eguaglianza di queste famiglie e eguali diritti per le loro figlie e i loro figli, come richiesto anche dalla Corte costituzionale con ben due sentenze del 2021. La strada dell’eguaglianza è quella indicata dalla Costituzione: le parole d’ordine sono matrimonio egualitario e riconoscimento alla nascita delle bambine e dei bambini delle famiglie arcobaleno“.
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