È una bellissima storia d’amore in grado di andare oltre il genere quella in arrivo da Recanati, con protagonisti Maura Nardi ed Emanuele Loati, donna trans* e uomo trans* pronti a sposarsi dopo aver completato le rispettive transizioni.
A raccontarla la stessa Maura, 41enne impiegata in Comune, dalle frequenze di Radio Erre:
“Siamo una coppia e stiamo pensando alla nostra unione e al nostro futuro. Ora è tutto più semplice e possiamo cominciare a progettarlo. Per noi è una cosa naturale, ma siamo consapevoli che molti non la pensano così. Ecco perché questi eventi hanno sempre una certa risonanza. Tuttavia ci auguriamo di aver lanciato in tutti questi anni dei messaggi di positività attraverso la nostra quotidianità: lavoriamo, progettiamo, costruiamo e ci amiamo come fanno tutte le coppie di questo mondo, con i nostri pregi e i nostri difetti. L’augurio è quello di aver spazzato via un po’ di quei pregiudizi, etichette, luoghi comuni e stereotipi che spesso ruotano intorno al tema della transessualità. La persona transessuale non deve essere vista come un fenomeno da baraccone, ma come la ragazza o il ragazzo della porta accanto“.
Maura, non vedente dall’età di 19 anni a causa di una malattia alla retina, ha intrapreso il percorso di transizione nel 2018. Emanuele, oggi 34enne, ha intrapreso il medesimo percorso poco dopo di lei.
“Ma devo essere sincera“, ha confessato Maura, “è stato molto più facile convivere con la cecità che con l’incongruenza di genere. Con l’identità di genere non puoi scendere a patti ed esiste un solo modo che si chiama transizione: puoi lottarci per un po’ ma alla fine sei costretta a cedere anche perché in ballo c’è la tua vita“.
Maura ed Emanuele si sono conosciuti grazie ad un gruppo Facebook. Dal 2019 convivono. E ora, come rivelato da Nardi a Il Resto del Carlino, cullano l’idea di avere un figlio. “Noi ci consideriamo già una famiglia e come famiglia pensiamo anche alla possibilità di avere dei figli, magari ricorrendo ad una adozione“.
E se all’anagrafe il cambio documenti è stato rapido, lungo e complicato è stato il percorso burocratico, in tribunale durato addirittura 3 anni. “Ho presentato istanza a luglio del 2019 e ne sono venuta a capo a marzo del 2022“, ha rivelato Maura. “In mezzo tanti rinvii e la nomina di un consulente tecnico d’ufficio che ha fatto lievitare tempi e costi che sono stati tutti a mio carico. Il tutto malgrado la presenza di accurate perizie che non lasciavano adito a nessun dubbio. Ci sono voluti 32 mesi per venirne a capo e per tutto questo tempo sono stata costretta a presentarmi con documenti che non erano più conformi alla realtà. Lo stato italiano dovrebbe prevedere tempi più brevi per queste cause, perché c’è in ballo la vita e l’equilibrio di una persona“. La legge sul cambio di genere del 1982, all’epoca all’avanguardia, è da tempo nel mirino delle associazioni LGBTQ+ nazionali, che chiedono un adeguamento dopo 40 anni di attesa.
Il sindaco di Recanati, Antonio Bravi, si è detto nel frattempo pronto a celebrare le nozze. “Abbiamo tutti accolto con piacere questa decisione, non ci sono stati pregiudizi. Se decideranno di celebrare le nozze in Comune lì sposerò io con immenso piacere. Siamo una comunità aperta a tutte le situazioni. Una città di cultura che va di paro passo con i cambiamenti“.
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