Nei giorni scorsi esponenti del Partito GAY LGBT+, Solidale, Ambientalista, Liberale hanno incontrato il candidato Presidente del centrodestra Francesco Rocca, ex presidente della Croce Rossa proposto e voluto da Giorgia Meloni.
All’incontro erano presenti Fabrizio Marrazzo, Marina Zela e Andrea Grassi, esponenti del Partito Gay che hanno valutato “con soddisfazione” una presunta “apertura al dialogo” di Francesco Rocca “su alcuni dei nostri punti programmatici posti alla sua attenzione, tra cui sostegni concreti alle persone con fragilità, garanzia di continuità al sostegno dei servizi a supporto per le persone LGBT+ vittime di violenza, sostegno allo sviluppo sostenibile, formazione contro le discriminazioni e sostegno ai piani di prevenzione e centri per le Malattie Sessualmente Trasmissibili“.
“Come Partito Gay LGBT+, a Rocca ed a tutti gli altri candidati, confermiamo la nostra disponibilità a lavorare sui punti presentati al fine di dare maggiori diritti ai cittadini ed alle cittadine della Regione Lazio“, hanno dichiarato Fabrizio Marrazzo, Marina Zela ed Andrea Grassi. Un comunicato ufficiale che ha dato vita ad uno scontro interno al movimento LGBTQI* capitolino.
Il Circolo di Cultura Omosessuale “Mario Mieli”, in merito proprio all’incontro del Partito Gay Lgbt+ con Francesco Rocca, ha ritenuto necessario ricordare che “lo schieramento politico di Fabrizio Marrazzo parla unicamente per sé e in nessun modo è portavoce delle istanze delle associazioni e della comunità LGBTQIA+”.
“In particolare“, hanno sottolineato dal Mario Mieli, è importante ribadire che “la soddisfazione all’apertura al dialogo di Rocca sbandierata da Marrazzo altro non è che un’opinione del tutto personale, che non rispecchia le posizioni della nostra associazione e del mondo LGBTQIA+, il cui presunto convincimento è stato evocato da un articolo apparso sul quotidiano Il Tempo. L’ipotesi di un dialogo al momento ci appare difficile, considerate le storiche posizioni di chiusura nei confronti delle istanze della comunità LGBTQIA+ da sempre sostenute dagli schieramenti politici che appoggiano Rocca. Ribadito ciò, porteremo avanti le nostre valutazioni e continueremo a osservare in che modo si muoverà il candidato del centrodestra“.
Nel Lazio, fino ad oggi governato da Nicola Zingaretti, ora parlamentare Pd, si sfideranno Rocca per il centrodestra, Alessio D’Amato per il centrosinistra e Donatella Bianchi per il Movimento 5 Stelle. Si voterà domenica 12 e lunedì 13 febbraio. Ultimi sondaggi alla mano firmati Nando Pagnoncelli, Rocca sarebbe davanti a tutti con il 41,2% delle preferenze, seguito da D’Amato con il 34,1% e da Bianchi con il 19,6. Alle regionali non esiste il ballottaggio. Chi ha un voto in più, diventa presidente.
Per quanto riguarda le regionali in Lombardia, proprio oggi abbiamo intervistato Luca Paladini dei Sentinelli, candidato consigliere al fianco di Majorino.
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Neanche l’arcigay o il Mario Mieli parlano a nome della comunità LGBTQIA+.
Non è un posizione matura, trattare con chi vince? Sappiamo tutti quanti da che parte stiamo noi e da che parte stanno loro, quindi? Facciamo un passo avanti da questo posizione o intendiamo tenere il broncio per, minimo, 5 anni? Ci sono state e ci saranno delle votazioni che non vanno nella direzione in cui vorremo, prendiamo atto e cerchiamo di portare avanti le nostre istanze, più che possiamo.
Non siamo succubi del pd, ne della meloni, nessuno è a lottare con noi nel nostro angolo, se non noi, non facciamoci prendere in giro, prendiamo coscienza di noi.