Regionali Lazio, i punti programmatici delle associazioni LGBTQ+

Una richiesta in chiave regionale, precisano i firmatari, che possa essere di supporto su tutto il territorio del Lazio, per azioni concrete ed efficaci contro l’omotransfobia.

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Regionali Lazio, i punti programmatici delle associazioni LGBTQ+ - Roma Pride 2021 - Gay.it
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Dopo aver visto la piattaforma Lombardia Arcobaleno, in vista delle imminenti elezioni regionali anche il Lazio ha ufficializzato le sue due piattaforme per il contrasto alla discriminazione verso le persone LGBT+ e l’implementazione di buone prassi per il benessere delle persone LGBT+. Due perché le associazioni LGBTQI+ della Regione Lazio non sono riuscite a convergere su un’unica piattaforma.

Da una parte abbiamo la piattaforma promossa da Gay Center / Gay Help Line, Differenza Lesbica Roma, Azione Trans, Arcigay Roma, Arcigay Castelli Romani, Arcigay Frosinone, Arcigay Latina, Arcigay Rieti e Arcigay Viterbo.

Dall’altra quella promossa da Agapanto, Agedo Roma, Arco, Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Dì Gay Project, Differenza Lesbica Roma, Famiglie Arcobaleno, Gender X, Gaynet, Nudi, Polis Aperta, Plus Roma, Rete Genitori Rainbow e Rete Lenford.

Nel Lazio si voterà il 12 e 13 febbraio, con il centrodestra guidato da Francesco Rocca, il centrosinistra insieme al Terzo Polo trainato da Alessio D’Amato e il Movimento 5 Stelle sceso in campo con Donatella Bianchi.

Una duplice richiesta in chiave regionale, quella presentata dalle associazioni LGBTQI+ del Lazio, che possa essere di supporto su tutto il territorio del Lazio, per azioni concrete ed efficaci contro l’omotransfobia.

Ma andiamo a vedere le due piattaforme.  Questi i 15 punti sottoscritti da Gay Center / Gay Help Line, Differenza Lesbica Roma, Azione Trans, Arcigay Roma, Arcigay Castelli Romani, Arcigay Frosinone, Arcigay Latina, Arcigay Rieti e Arcigay Viterbo.

Sportelli e Supporto

Per un supporto concreto agli sportelli e ai contact center contro le discriminazioni verso le persone LGBT+ gestiti dal Terzo Settore. Ogni vittima di discriminazione ha il diritto di ricevere assistenza psicologica o legale in tutte le province della Regione Lazio. Vicinanza e supporto come priorità delle azioni.

Case Famiglia e Strutture di Accoglienza

Il Lazio è la prima regione d’Italia ad aver aperto una struttura per vittime di omotransfobia in famiglia. Per un sostegno diretto alle case famiglia e alle strutture di accoglienza esistenti, oltre che alla possibilità di estendere tali strutture su tutto il territorio della Regione.

Azioni nelle scuole. L’istruzione come priorità

Per un impegno concreto che possa ridurre il bullismo omotransfobico, attraverso specifici progetti affidati alle associazioni del Terzo Settore su tutto il territorio della Regione Lazio. La scuola sia un luogo sicuro per i giovani adolescenti LGBT+. Un impegno concreto contro l’abbandono scolastico e il contrasto al bullismo, che includa percorsi di formazione anche per il personale scolastico.

Parità e uguaglianza

Promozione di politiche attive del lavoro volte a favorire l’integrazione sociale e lavorativa al fine di evitare l’esposizione al rischio di esclusione sociale per motivi legati all’orientamento sessuale e all’identità di genere. La Regione favorisce l’adozione di comportamenti ispirati alla considerazione e al rispetto per ogni orientamento sessuale e identità di genere ed individua altresì l’adozione di tali modalità tra gli obiettivi della programmazione integrata delle attività di formazione del personale di tutte le istituzioni regionali.

Salute e Prevenzione

Per un accesso dignitoso delle persone LGBT+ presso le strutture del sistema sanitario, in particolare per le persone trans. Formazione specifica per il personale delle strutture sanitarie e delle ASL.
Supporto psicologico gratuito per le vittime di omotransfobia.
Impegno per campagne di comunicazione volte alla promozione di politiche di prevenzione al contrasto della diffusione del virus dell’HIV e allo stesso tempo volte alla riduzione dello stigma delle persone che vivono con HIV. Supporto ai servizi del Terzo Settore che offrono attività di screening HIV e IST, realizzazione di sportelli PREP in concordanza con gli stessi, gratuità della PREP e utilizzo della telemedicina per la prescrizione della stessa.

Saifip e persone trans

Impegno per un’assistenza completa per le persone transgender e le persone intersessuali nel sistema sanitario, in conformità con l’attuale portafoglio di servizi, tenendo conto della loro revisione in base ai progressi scientifici e definendo i criteri di accesso gratuiti per il supporto psicoterapeutico, il trattamento ormonale e gli interventi chirurgici. La volontà della persona interessata nel processo decisionale deve essere presa in considerazione, purché la loro vita non sia in pericolo o le condizioni di salute non possano essere danneggiate, in conformità con le normative vigenti. Per quanto riguarda i minori, anche il loro diritto al libero sviluppo della loro personalità e alla loro capacità e maturità di prendere decisioni deve essere preso in considerazione. Ed inoltre, l’accesso al percorso di affermazione di genere deve essere completamente gratuito.

Potenziamento del SAIFIP – Servizio di Adeguamento tra Identità Fisica e Identità Psichica, collocazione dignitosa dello stesso e impiego della telemedicina.

Campagne di comunicazione

Realizzazione di campagne di informazione e sensibilizzazione per accrescere l’attenzione sulle tematiche della discriminazione verso le persone LGBT e per fornire alle persone interessate le informazioni necessarie per la tutela dei propri diritti.

Migranti

Accoglienza, cura e riabilitazione fisica e psicologica degli stranieri LGBT e dei rifugiati che hanno subito torture e violenze in ragione del proprio orientamento sessuale o identità di genere, considerando che in oltre 70 paesi nel mondo sono previste pene carcerarie o punitive per le persone LGBT+. Semplificazione dell’accesso alla medicina di base.

Carceri

Iniziative di prevenzione e supporto per le persone LGBT presenti nei carceri, anche al fine di inserirli nei percorsi formativi e di inserimento professionale.

Senza fissa dimora

Accompagnamento e recupero delle funzioni personali e sociali di base delle persone LGBT senza fissa dimora che sono stati allontanati dalla propria famiglia di origine a causa del proprio orientamento sessuale o della propria identità di genere.

Anziani LGBTQI+

Sostenere l’attivazione di esperienze di co-housing sociale, per Anziani LGBT+, individuando strutture pubbliche Regionali o di altri enti locali. Promuovere azioni contro la solitudine degli anziani LGBT+.

Cultura LGBTQI+

Sostegno ad azioni culturali che promuovano la cultura LGBT+. Azioni contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia.

Azioni territoriali. Il Lazio non è solo Roma

Impegno concreto e serio per la diffusione dei servizi sovraindicati su tutto il territorio regionale. Il Lazio non è solo Roma ed è necessario tutelare in primis le persone LGBT+ che si trovano al di fuori della Città Metropolitana di Roma, spesso isolate e senza luoghi di riferimento.

Una legge efficace contro l’omotransfobia

Per la creazione di un modello di legge regionale contro l’omotransfobia che sia efficace, e che non rimanga lettera morta. Il Lazio diventi punto di riferimento per la proposta di leggi regionali avanzate, incardinando azioni concrete. Nessun percorso a ritroso verso modelli non funzionali e dimostratosi vuoti, ma proposte che realmente tutelino le vittime. Una legge è una legge se è efficace, nessuna propaganda sulle persone LGBT+.

Stanziamento fondi: Impegno, non solo parole

Per un impegno concreto, in fase di attuazione dei punti sopraindicati con specifici fondi stanziati, sia che si tratti di azioni singole che all’interno di una legge contro l’omotransfobia. Per un lavoro accanto agli enti del terzo settore, che sia di supporto e non di scarico di lavoro sulle sole forze di volontariato.

Regionali Lazio, i punti programmatici delle associazioni LGBTQ+ - Copia di Manifestazione 28 Calderoli - Gay.it

Questi i punti della piattaforma sottoscritta da Agapanto, Agedo Roma, Arco, Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Dì Gay Project, Differenza Lesbica Roma, Famiglie Arcobaleno, Gender X, Gaynet, Nudi, Polis Aperta, Plus Roma e Rete Lenford.

Legge regionale contro le discriminazioni da orientamento sessuale e identità di genere

Approvazione di una legge, inquadrata nell’ambito delle competenze regionali in materia di sanità, istruzione e welfare che contribuisca all’uguaglianza dei diritti di tutte le persone e di tutte le famiglie e della lotta al pregiudizio basato su orientamento sessuale e identità di genere.

Sportelli e servizi

– Potenziamento degli sportelli di aiuto, delle Case Rifugio e delle Case di Semiautonomia per le persone colpite da odio e violenza per orientamento sessuale e/o identità di genere, con particolare attenzione alle persone trans e non binarie che vivono nel nostro territorio.

– Formazione del personale delle Case Famiglia per l’accoglienza di minori LGBTQIA+ (per evitare violenze già accadute)

– Sostegno a nuove strutture di supporto per minori LGBTQIA+ su tutto il territorio regionale a partire dai piccoli comuni.

– Riconoscimento della pari dignità di tutte le formazioni familiari, senza distinzioni, garantendo loro l’accesso ai servizi e alle agevolazioni di competenza regionale e tenendo conto della pluralità delle formazioni sociali esistenti nel territorio regionale, con particolare riferimento ai genitori LGBTQIA+ non ancora giuridicamente riconosciuti

– Sostegno ai progetti di cohousing orientati alle persone LGBTQIA+ della terza età.

Istruzione

– Tavolo permanente con associazioni, genitori, studenti medi e dell’Università per l’elaborazione di una legge quadro regionale sull’educazione sessuale e affettiva, secondo le linee guida dell’Ufficio Europeo dell’OMS e dell’UNESCO, che promuova l’educazione alle differenze, la prevenzione delle IST, la distribuzione gratuita nelle scuole di tamponi, assorbenti e condom, la promozione di spogliatoi e servizi igienici unici e sicuri per tutte le identità.

– Promozione del regolamento regionale sulla carriera alias (senza necessità di diagnosi medica), estesa anche a docenti e personale ATA.

– Sostegno a progetti e campagne di sensibilizzazione sul pluralismo delle realtà familiari in tutte le scuole di competenza regionale, con iniziative di formazione e aggiornamento rivolte a docenti, studenti, genitori e personale ATA.

Formazione

Iniziative di formazione, aggiornamento e sensibilizzazione del personale del Servizio Sanitario Regionale, dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari regionali, delle aziende sanitarie locali su:

– crimini d’odio, divieto di discriminazione e principio della parità di trattamento delle famiglie omogenitoriali e delle persone LGBTQIA+;

– competenze di prima accoglienza per aumentare le figure in grado di riconoscere il disagio sommerso legato ai pregiudizi da orientamento sessuale e identità di genere;

– l’identità di genere e i percorsi di affermazione di genere, coerentemente con il nuovo ICD 11;

– competenze sul contrasto allo stigma legato alla diffusione di HIV e IST e sul principio U=U (Undetectable = Untrasmittable, carica virale non rilevabile, rischio di trasmissione sessuale dell’Hiv nullo).

Autodeterminazione e lavoro

– Approvazione della legge regionale sull’autodeterminazione che agevoli i percorsi di affermazione sociale del genere, promuova la depatologizzazione delle soggettività transgender e non binarie, sostenga la semplificazione del percorso di affermazione di genere in tutti gli ambiti di competenza regionale e introduca l’accesso ai servizi sanitari attraverso il consenso informato.

– Promozione di accordi con i soggetti economici del territorio e i sindacati, comprensivi di percorsi di formazione mirati, al fine di favorire l’inclusione lavorativa delle persone LGBTQIA+ in particolari situazioni di disagio, a partire dalle persone transgender e non binarie.

Salute e benessere

– Nuovo programma regionale per la salute sessuale e la prevenzione. Sostegno a una rete di checkpoint in tutte le province per garantire test HIV e IST gratuiti su tutto il territorio.

– Accesso gratuito ai test IST per le persone in PREP in tutte le strutture sanitarie regionali.

– Sostegno all’iter psicologico e medico, per le persone che lo richiedono, nel percorso di affermazione di genere.

– Piena accessibilità dei servizi diagnostici connessi al genere, includendo le persone che hanno rettificato il proprio nome nei documenti.

– Aumento delle strutture sanitarie in grado di sostenere i trattamenti ormonali e verifica sull’effettiva reperibilità dei farmaci per garantire la continuità dei trattamenti.

– Rafforzamento e adeguamento dei consultori pubblici nella capacità di offrire sostegno ai percorsi di affermazione di genere, İVG, gestazione e/o adozione, senza distinzioni di alcun genere.

– Formazione delle persone che operano nell’ambito socio sanitario, per garantire pari trattamento alle famiglie omogenitoriali e le persone LGBTQIA+

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