È diventata famosa sul web con la sua determinazione, senza paura di raccontare la sua storia. Ed è una cena un po’ speciale quella di Sabrina Marchetti, la donna affetta dalla sindrome di Tourette già protagonista delle scorse edizioni del dating show “Primo appuntamento”. Un ritorno, questa volta, in una veste nuova: ad attenderla al bancone, infatti, un’altra donna.
La star di YouTube affetta dal raro disturbo neurologico, dopo aver dimostrato che la disabilità non è un limite ed incoraggiato gli altri a non vergognarsi dei propri disturbi, è tornata per tornare a credere nell’amore libero da ogni pregiudizio.
“L’esperienza in questo ristorante mi ha fatto capire che io devo essere amata per quella che sono. Non devo nascondermi dietro una veste che non è mia. Adesso ho il coraggio di dire quello che avevo nel cuore da tanti anni: sono qui per cercare una donna“
E ha ripercorso gli anni non facili della sua gioventù:
“Mi era difficoltoso dirlo perché la mia vita è sempre stata piena di giudizi ma visto che ho imparato a far accettare la mia sindrome di Tourette, riuscirò a far accettare anche la mia bisessualità.”
Lei, da sempre bisessuale, ha poi ha sposato il padre di suo figlio. Ora, la decisione di liberarsi di un grande peso, non nascondendosi più. Ed è convinta che questa volta possa trovare la felicità.
“Quest’anno ho detto: voglio essere me stessa. Ci sono persone bullizzate, che soffrono. Non è facile a 54 anni dire una cosa del genere. Se andrà bene, non avrò limiti. Nel 2021 farlo dovrebbe essere normale.“
Di fronte ad una Marchetti emozionata, il conduttore Flavio Montrucchio l’ha rassicurata:
“Tu sei il manifesto più bello per questo ristorante, l’immagine dell’amore. Una persona che ha il coraggio di spogliarsi di tutto e di mostrarsi per quello che è.”
Un appuntamento non fortunatissimo che però le è servito a raccontarsi davvero e a spogliarsi di ogni paura. Racconto che ha anche fatto qualche giorno fa attraverso un lungo video sul suo canale YouTube.
L’eterno interrogativo su “ha senso fare coming out in tv?” ha una risposta ed è certamente affermativa. Negli anni, se da una parte il medium televisivo ha continuato a proporre un’immagine stereotipata e piena di cliché del mondo LGBT, dall’altra ha avuto il merito di riuscire a veicolare ad un bacino molto ampio di pubblico (numeri alla mano) messaggi di inclusività e di normalità, sopratutto a pubblici meno abituati e avvezzi alla discussione e alla condivisione del tema.
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