Da anni, praticamente quotidianamente, Simone Pillon utilizza i propri profili social per attaccare la comunità LGBT. Un’ossessione che non conosce sosta, cavalcata ogni giorno per diffondere fake news sulla legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo attualmente al Senato e attaccare spaventosamente le famiglie arcobaleno.
Abbiamo letto di tutto nel corso degli ultimi 18 mesi a firma Pillon. Le fake news più assurde e inaccettabili, ma ieri, domenica 2 maggio, il senatore leghista si è superato. Pillon ha approfittato del ‘caso Fedez‘ per tornare ancora una volta ad infangare il DDL Zan con una quantità di assurdità mai lette prima.
Il senatore si è detto ‘dispiaciuto‘ per Fedez, perché “pur essendo anche lui padre” non ha “ancora capito che la nostra battaglia non è per togliere dignità a nessuno ma per garantire a tutti i figli di poter saltare sul lettone in mezzo a mamma e papà, senza esser comprati, o senza esser cresciuti orfani di madre per decisione altrui, e che vogliamo fermare il ddl Zan per assicurare ai bambini la libertà di leggere le favole di Cenerentola e Biancaneve senza esser considerati omofobi, per evitare che le ragazze si trovino a competere nelle gare sportive con maschi sedicenti femmine e per fermare chi vuole iniettare Triptorelina o ormoni maschili nel corpo delle bambine“.
Bisogna prendere fiato nel corso della lettura, perché il rischio di strozzarzi dall’incredulità è evidente. Sabato sera Fedez ha elencato alcuni dichiarazioni omofobe negli anni esplicitate da esponenti leghisti. Potesse tornare in onda probabilmente leggerebbe per intero questo delirio social che non ha capo nè coda, ma soprattutto senso di esistere in relazione al DDL già approvato alla Camera e in attesa di bis a palazzo Madama.
D’altronde nelle ultime 36 ore è successo di tutto e di più ma nessuno dei leghisti chiamati in causa da Fedez dal palco del concertone si è sentito in dovere di chiedere scusa, rettificare quei vergognosi virgolettati raccolti dal rapper. Matteo Salvini, via Domenica Live dall’amata Barbara D’Urso , ha definito quelle frasi lette da Fedez e pronunciate da suoi colleghi leghisti come “disgustose. Chi aggredisce, minaccia e augura la morte va curato e punito“.
Peccato che nessuno di quei leghisti sia mai stato da lui “punito”, dopo averle pronunciate. Non contento, dinanzi ad una Barbara D’Urso visibilmente impreparata sull’argomento Salvini ha vomitato menzogne inaccettabili sul DDL Zan in diretta tv.
Chi aggredisce chiunque rischia già oggi fino a 16 anni di galera. Contesto una nuova legge. Il DDL Zan ha due passaggi che contesto. Prevede la censura e addirittura la galera per chi esprime alcune idee. Io ritengo che i bimbi hanno bisogno di una mamma e di un papà, vengono adottati se ci sono una mamma e un papà, vengono al mondo se ci sono una mamma e un papà. Sono contro l’utero in affitto, il genitore 1 e 2, senza rischiare il carcere. Il DDL Zan ha 10 articoli, uno dei quali prevede un nuovo reato: istigazione alla discriminazione, quindi io un domani potrei rischiare fino a 6 anni di carcere se sostengo che sono contro le adozioni gay. Il DDL Zan non mi piace perché inserisce un nuovo reato che processa le idee ed entra nelle scuole elementari, portando un’ideologia gender che se portata agli estremi dice a mia figlia di 8 anni che non c’è maschietto e femminuccia, ma ognuno decide da adulto che cosa essere quindi non bisogna giocare con le bambole e non va bene la favola di Cenerentola. Non puoi imporre per legge la censura a chi difende la famiglia fondata su una mamma e su un papà con dei bimbi. Per me le adozioni omosessuali non sono all’ordine del giorno.
Un tripudio di menzogne inaudite, totalmente slegate dalla realtà politica della legge attualmente in discussione al senato, per l’ennesima volta espresse in tv senza alcun tipo di reale contraddittorio. Asserire che il DDL Zan inserisca “un nuovo reato che processa le idee”, che sia addirittura una nuova legge, che voglia inventare la ‘discriminazione’ è semplicemente fuori dal mondo, vista l’esistenza della Legge Mancino che da 30 anni sanziona e condanna frasi, gesti, azioni e slogan aventi per scopo l’incitamento all’odio, l’incitamento alla violenza, la discriminazione e la violenza per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali. DDL Zan che andrebbe ad ‘estendere’ la legge Mancino. Nè più nè meno. Salvini lo sa. Pillon lo sa. Ostellari lo sa. Tutti i leghisti in Senato e alla Camera lo sanno. Ma mentono sapendo di mentire, approfittando di una tv nazional popolare indecentemente impreparata che quotidianamente si tramuta in gratuito megafono propagandistico. Sulla nostra pelle.
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