La scorsa settimana si è tenuto un anniversario importante: 51 anni fa, il 5 aprile 1972, si teneva la prima manifestazione italiana per i diritti LGBTQ+. Una manifestazione di protesta che si tenne fuori dal Casino di Sanremo. La città dei fiori ha ereditato l’importanza di una data storica come questa, rendendo il suo Pride la continuazione di quella lotta per la difesa dei diritti della comunità. Per questo motivo, il Sanremo Pride si tiene ad aprile anziché durante l’estate, e anche quest’anno la comunità sanremese è scesa in strada l’8 aprile.
Una data storica, tutto sommato, anche questa: il primo pride dell’era Meloni. Il che assume una valenza più che simbolica, se si tiene conto del clima politico che stiamo attraversando, con l’attuale governo in carica che sferra un attacco dietro l’altro alla comunità LGBTQIA+ italiana.
Sabato 8 aprile, il sabato prima di Pasqua, 2500 persone sono scese per le strade di Sanremo rivendicando i propri diritti e il proprio orgoglio. Il corteo dai colori arcobaleno portava lo slogan: “Uguali diritti per uguali persone. Il governo ci attacca, non smetteremo di rivendicarli”.
Il governo ci attacca perché nemmeno un mese fa una circolare dei prefetti ha imposto lo stop al registro in comune dei figli delle coppie omogenitoriali: prima colpita Milano, altri comuni sono seguiti e altri seguiranno. L’associazione Famiglie Arcobaleno, insieme ad attivistə e politici dell’opposizione e l’intera comunità sono scesə in piazza in tantissime città per protesta. È arrivata anche la condanna dell’Europa. Tanti sindaci hanno deciso di disobbedire.
Anche per questo il presidente di Arcigay Imperia, Marco Antei, ha raccontato a Gay.it di voler dedicare questo Sanremo Pride 2023 alle “nostre stupende famiglie arcobaleno” ma, più in generale, la manifestazione dello scorso sabato è stata una rivendicazione della lotta della comunità, per difendere i propri diritti.
Dal palco del Sanremo Pride 2023, Marco Antei ha dichiarato: “Siamo qui perché continuiamo a lottare. Non ci dimenticheremo di quello che il governo sta facendo per noi: ovvero nulla. Anzi ci stanno ostacolando. Con l’amore, la pace e la musica saremo noi a ostacolare loro. Non ci siamo fermati in condizioni ben peggiori, non lo faremo ora”.
“Da quando c’è il nuovo governo ci siamo sentiti attaccati anche in quelle che erano certezze acquisite negli anni passati. Abbiamo paura che così facendo si tornerà indietro. Chiediamo uguaglianza al 100% come tutti gli altri cittadini italiani”
Il tema delle famiglie arcobaleno è stato centrale e ha animato anche il Sanremo Pride 2023, ma le sfide sono tante e tanti sono i diritti che rischiamo di perdere, anche tra quelli che magari consideriamo già acquisiti.
Il Sanremo Pride 2023 è stato il primo segnale di un’Onda Pride 2023 che, quest’anno più che mai, è fondamentale e promette di mandare un chiaro messaggio al governo Meloni: nonostante gli attacchi che può lanciare alla comunità LGBTQIA+ italiana, questa risponderà ancora più forte.
Foto di copertina e in galleria: Raffaella Sottile (@raffaellasottile)
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