Se freschi freschi di vacanze sentivate la mancanza do un po’ di verve sgarbiana eccovi accontentati. Non s’è fatto sfuggire l’occasione, l’ex assessore alla cultura di Milano e adesso sindaco di Salemi (in Sicilia) Vittorio Sgarbi per polemizzare con Letizia Moratti e mettere in dubbio la cultura della prima cittadina meneghina. "Sono pronto anche a dare una casa a Letizia Moratti, ma non vorrei fosse troppo presa dall’Expo" ha esordito.
Durante la lectio magistralis sulla Cena di Emmaus di Giovanni Agostino da Lodi nel capoluogo lombardo è partito lo show in cui non poteva mancare un riferimento alla comunità LGBT, piuttosto bistrattata dall’amministrazione Moratti che ha di fatto impedito alla mostra "Arte e Omosessualità" di essere allestita a Milano ed ha poi ritirato il patrocinio al festival del cinema gaylesbico. "Non dovrei dirlo alla Moratti perché non vorrei che si scandalizzasse", ha detto ironico, "ma il più grande pittore di Milano era un finocchio. Almeno quanto Vladimir Luxuria".
A Palazzo Reale a Milano per una lezione sul dipinto del pittore di Lodi, Sgarbi ha confermato di volersi candidare con una lista indipendente alla presidenza della Provincia e di puntare, con lo stesso meccanismo che lo portò alla poltrona di assessore alla Cultura del Comune, ad una buona uscita in caso di ritiro concordato di una candidatura scomoda come la sua. La carica di assessore alla Cultura della Provincia non gli dispiacerebbe tanto, ha detto, "non è incompatibile con la carica di sindaco di Salemi". E se dovesse mai avverarsi, "la politica culturale di Milano la farà la Provincia", ha sentenziato, "perché il Comune non è in grado".
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.