SPAGNA VS ITALIA: I COMMENTI

Calderoli: preferisco la 'spangola' allo spagnolo. Bellillo: vogliamo il matrimonio gay anche da noi. Grillini: in Italia lottiamo per il PaCS. Lo Giudice: un gesto di libertà.

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I FAVOREVOLI

Bellillo: anche in Italia matrimonio gay

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«Un altro importante passo avanti sulla via dei diritti». Così Katia Bellillo, responsabile Diritti civili dei Comunisti italiani (Pdci), definisce il provvedimento spagnolo. «La Spagna, con questa legge, ha cancellato secoli di sofferenze e di discriminazioni per tanta parte della popolazione, recependo in pieno e con efficacia la direttiva europea volta a cancellare ogni discriminazione di tipo sessuale. Anche in Italia, nonostante il clima di arretramento e restrizione dei diritti che stiamo vivendo, simili obiettivi possono essere raggiunti – sostiene l’esponente comunista – con la volontà e l’impegno di tutte le forze democratiche del paese. Noi come Pdci seguiteremo la battaglia per la libertà e l’eguaglianza e per il diritto al matrimonio omosessuale. Il riconoscimento del matrimoni gay, così come la pienezza dei diritti per le coppie di fatto – conclude la Bellillo – rientra in una visione libera della società, libera da pregiudizi e da influenze oscurantiste, per aprire anche nel nostro paese una grande stagione dei diritti».
Grillini: un matrimonio uguale per tutti

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«Da oggi il matrimonio in Spagna diventa uguale per tutti, etero e omosessuali – dice Franco Grillini, parlamentare Ds e presidente onorario dell’Arcigay – Si tratta di una riforma egualitaria, che garantisce la piena eguaglianza formale per tutti. Come dice lo stesso Zapatero, la Spagna si avvia a diventare il punto di riferimento per il mondo progressista. Noi, in Italia, con il Pacs abbiamo scelto un’altra ipotesi, ma la Spagna indica una strada anche per gli altri Paesi».
Lo Giudice: Zapatero ha liberato il matrimonio«La Spagna oggi non ha approvato il ‘matrimonio gay’, ma ha liberato il matrimonio da vincoli discriminanti e antistorici, trasformando il matrimonio eterosessuale nel matrimonio di tutti, dandogli nuove ali per volare verso il futuro». É questo il commento del presidente nazionale di Arcigay, Sergio Lo Giudice, alla notizia dell’approvazione definitiva della legge voluta in Spagna dal premier José Louìs Zapatero.
«La nuova legge ristabilisce la piena uguaglianza di dignità e diritti riconosciuta a tutti i cittadini dalle Costituzioni degli stati democratici moderni; estende diritti, senza toglierne ad alcuno. Le famiglie omosessuali non saranno di alcun danno alle famiglie eterosessuali, come il diritto di voto delle donne non è di danno a quello degli uomini, la fine della schiavitù dei neri, non è stata di danno alla libertà dei bianchi».
Una delegazione di Arcigay, guidata dal presidente nazionale e dal responsabile esteri Renato Sabbadini, sfilerà alla testa del corteo del grande Gay pride spagnolo previsto tra due giorni, sabato 2 luglio, a Madrid.
Ilga-Europe: la religione non è un barriera«Salutiamo con favore la decisione del parlamento spagnolo e ci congratuliamo con la Spagna per l’importante passo – ha detto Patricia Prendiville, Executive Director di ILGA-Europe – La Spagna ha dimostrato di essere una società moderna, che guarda in avanti e che non ci sono ragioni né giustificazioni per discriminare le persone glbt. Ha anche provato che anche delle forti radici cattoliche romane non sono una barriera per costruire una società inclusiva e egualitaria. Siamo convinti che la vittora spagnola sul matrimonio svrà un impatto positivo importante in altri paesi europei dove le tematiche religiose sono adoperate per opporsi al riconoscimento legale delle coppie dello stesso sesso».
Zanella: l’Italia dica sì al PaCS«L’omofobia non faccia da ostacolo a un provvedimento civile e indispensabile come il Patto civile di solidarietà, ovvero il Pacs, chiamato a tutelare giuridicamente le coppie di fatto, anche quelle fra componenti dello stesso sesso». Lo ha dichiarato la deputata Verde Luana Zanella.
«Voglio ricordare – sottolinea Zanella – che i Verdi hanno sottoscritto il Pacs perchè assolutamente convinti che questo sia un obiettivo irrinunciabile per un paese civile. L’Italia è l’ultimo dei grandi Paesi europei a non essersi ancora dotato di una legge nazionale che tuteli le coppie non sposate sottoposte a discriminazioni inaccettabili e a molteplici impedimenti burocratici per ciò che riguarda la casa, la pensione, l’assistenza sanitaria, l’eredità».
Bulgarelli: grande pagina di civiltàPer il verde Bulgarelli, «oggi in Spagna si è scritta una straordinaria pagina di libertà e civiltà». «Da Zapatero arriva un’ennesima lezione per l’Europa e un’indicazione precisa per la sinistra – aggiunge Bulgarelli – e cioè che è possibile costruire consenso e buon governo mettendo al centro della propria azione politica la promozione dei diritti universali della persona e la tutela dei diritti civili».
Prosegue poi l’esponente verde: «In questo contesto l’approvazione della legge sui matrimoni gay riveste un’importanza particolare: sia perchè essa segna una sconfitta cocente per le crociate oscurantiste della chiesa cattolica e per le sue indebite intromissioni nella dialettica democratica dello stato laico, sia perchè essa costituisce un precedente storico che conferirà ulteriore forza alle battaglie che sullo stesso terreno si conducono in altri paesi europei, a partire dal nostro». In Italia «diviene ora inderogabile accelerare l’iter legislativo per il riconoscimento dei pacs e sanare le gravi discriminazioni che i cittadini omosessuali devono sopportare in materia di diritti civili».
Infine un appello al Vaticano: «Spero che il Vaticano prenda atto che il governo spagnolo, ma anche quello canadese, belga e olandese, con il riconoscimento di pari diritti e opportunità per i gay hanno inteso ribadire la sovranità del parlamento e l’autonomia dello stato laico, e rinunci pertanto ai toni oltranzisti che hanno caratterizzato le recenti, infelici, uscite di alcuni dei suoi più autorevoli esponenti».
De Simone: bella pagina di democrazial’esponente di Rifondazione comunista, Titti De Simone, componente della segreteria nazionale di Arcilesbica: «La Spagna oggi regala all’Europa una delle più belle pagine della sua storia, per civiltà e democrazia. Un Paese cattolico quanto il nostro, non si è diviso tra credenti e non credenti, anzi, oltre il 60% della popolazione si è dichiarato a favore della legge approvata oggi. E’ una bella lezione di democrazia. La tristezza è per l’Italia, che resta, insieme alla Grecia, l’unico Paese europeo che non ha ancora una legge che riconosca le unioni omosessuali ed eterosessuali diverse dal matrimonio, le cosiddette coppie di fatto».
«Si tratta – avverte la deputata del Prc – di superare una odiosa discriminazione sociale e di adeguare il nostro ordinamento alla pluralità delle forme di relazione che sono largamente presenti nella società italiana. E chi incita alla violenza e all’odio, come Calderoli, non credo possa stare dalla parte di nessun Dio, ma si pone semplicemente contro la civiltà e il rispetto della dignità umana».

I CONTRARI

«Il buon Dio creò l’uomo e la donna, e con quell’atto mise la famiglia al centro del creato». A parlare non è un cardinale ma un ministro della Repubblica: il leghista Roberto Calderoli commenta l’approvazione della legge spagnola che apre il matrimonio agli omosessuali: «quello che è accaduto oggi in Spagna – dice – è l’ultimo atto contro Dio e contro la natura. Ecco quello che accade quando il popolo vota la sinistra e la mette al governo: il mondo inizia ad andare contro natura».
«Personalmente – ci tiene a precisare il “virilissimo” ministro delle Riforme – continuo a stare dalla parte della natura e del buon Dio e continuerò per sempre a preferire la ‘spagnolà allo spagnolo…».
Card. Martino: aberrazione dei principi di naturaE’ sdegnato il cardinale Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio Consiglio per la Giustizia e la Pace: «Ma è un’aberrazione dei principi che provengono dalla natura», sbotta. E poi aggiunge: «La natura dice che il matrimonio esiste tra donna e uomo e questo è quello che apprendiamo dalla natura e da tutta la circostanza del mondo che ci circonda. Quindi queste cose che vogliono far passare non sono un matrimonio, le chiamassero come vogliono, ma non sono un matrimonio. Per non parlare poi dell’adozione dei figli: in questo modo si fa un torto ai bambini che hanno bisogno di un padre e di una madre. Dare un diritto che non esiste ad alcuni, si priva del diritto fondamentale dei bambini ad avere un padre e una madre».
Pedrizzi: devastante carica di laicismo«Quello che sta facendo in Spagna il governo Zapatero, dal divorzio lampo ai matrimoni gay con tanto di ‘diritto’ all’adozione, vale a dire la distruzione della famiglia naturale, cellula primigenia e fondante della società, metta in guardia i cattolici italiani: se la sinistra torna al governo, l’infezione zapaterista, con tutta la sua devastante carica di laicismo, relativismo e nichilismo, contagerà anche il nostro Paese. Basta vedere la proposta del Pacs, altro nome, più politicamente corretto, del matrimonio gay, come ha chiarito anche il cardinal Ruini». Queste le parole di Riccardo Pedrizzi, responsabile nazionale di An per le politiche della famiglia e presidente della Consulta etico-religiosa del partito.
Giovanardi: errore grave, Zapatero lo pagherà«Un errore gravissimo, che il governo Zapatero pagherà duramente in termini di riflusso dell’opinione pubblica». Carlo Giovanardi critica apertamente la legge spagnola: «Sono assolutamente in disaccordo, è un passo indietro- afferma il ministro per i Rapporti con il Parlamento, interpellato dai cronisti in Senato- nel rispetto dei diritti più importanti di una persona, come quello di avere una famiglia con un padre e una madre, e quindi una personalità equilibrata con punti di riferimento maschile e femminile, come è nel diritto naturale, nella storia e nella tradizione”.
Condanna dell’Imam della Moschea romana di CentocellePer l’imam della moschea di Centocelle di Roma, Samir Khadi, i matrimoni tra omosessuali sono «Un’unione contro natura e senza il minimo rispetto per la religione. L’unico matrimonio è quello tra uomo e donna, che consente il permanere della specie umana. E’ uno di quei modelli di vita costruiti dall’uomo e che non si adeguano alla natura. Non condivido assolutamente questa legge e questo modo di costruire una famiglia».

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