Pedro Almodóvar ha rivelato che “Strange Way of Life“, suo western gay con Pedro Pascal e Ethan Hawke, sarà presentato in anteprima mondiale al prossimo Festival di Cannes. Il regista ne ha dato notizia al podcast “At Your Service” di Dua Lipa. Ma “Strange Way of Life” non sarà un lungometraggio, bensì un mediometraggio, il 2° consecutivo di Almodovar dopo The Human Voice con Tilda Swinton.
Pedro ha descritto il suo film di mezz’ora come un “queer western, nel senso che ci sono due uomini e si amano”. Ha aggiunto che i personaggi interpretati da Pedro Pascal ed Ethan Hawke “si comportano in modo opposto“.
“Riguarda la mascolinità in senso profondo, perché il western è un genere maschile“, ha specificato Almodóvar, un tempo arrivato ad un passo da Brokeback Mountain, poi magnificamente diretto da Ang Lee. “Quello che posso dirti del film è che ha molti elementi del western – ha il pistolero, ha il ranch, ha lo sceriffo – ma ciò che la maggior parte dei western non ha è il tipo di dialogo che non penso che un film western abbia mai catturato tra due uomini. E ora penso di averti detto un po’ troppo“.
“Strange Way of Life”, girato in inglese, inizia con un uomo, Silva, che cavalca un cavallo attraverso un deserto fino a Bitter Creek. È venuto a trovare lo sceriffo Jake. Venticinque anni prima, i due uomini lavoravano insieme come sicari. Silva arriva con il pretesto di rincontrare il suo amico di gioventù, ma la mattina dopo lo sceriffo Jake gli dice che il vero motivo della sua visita non sono i ricordi della loro vecchia amicizia. Bensì un amore mai dimenticato.
Il titolo del film riecheggia il nome di un famoso fado scritto e cantato da Amália Rodrigues, in cui la cantante spiega come non esista esistenza più strana rispetto a quella che ignora i propri desideri. Nel cast di Strange Way of Life anche Manu Rios, volto di Elite.
Pedro Almodovar è un punto fermo a Cannes, pur non avendo incredibilmente mai vinto la Palma d’Oro. Tutto su mia madre, poi premio Oscar, vinse il premio per la miglior regia, mentre Volver quello per la Miglior sceneggiatura. Dolor y gloria, sua ultima fatica presentata sulla Croisette, ha visto trionfare Antonio Banderas come miglior attore.
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