Gli attacchi del Texas alla comunità LGBTQ+ continuano inesorabili e, dopo aver stabilito la scorsa settimana che la discriminazione nei confronti delle persone LGBTQ+ nel settore sanitario è perfettamente accettabile, arriva ora l’approvazione di una nuova e terrificante legge che ha come target le performance drag e la comunità trans*.
La legge, dal nome House Bill 643 e presentata dal rappresentante del Texas Jared Patterson, è entrata in vigore a inizio settimana e il suo obiettivo, almeno quello dichiarato, è di impedire lo svolgimento degli spettacoli drag nello Stato. I drag show sono già sotto scrutinio secondo una legge per cui i locali che ospitano performance drag e ammettono tra il pubblico persone minorenni al di sotto dei 18 anni sono perseguibili con l’accusa di un reato di tipo A (nel codice penale degli Stati Uniti).
Nonostante la legge si propone come una “regolamentazione” degli spettacoli drag e il testo della legge ad essi fa riferimento, molti hanno sottolineato come i termini utilizzati nascondano in realtà un sottotesto inquietante. Così come la legge è stata redatta, infatti, pare identificare lə performer drag con le persone transgender. Il risultato è quello di un arginamento ulteriore della libertà delle persone trans* nella vita pubblica e, per estensione, della loro possibilità di esibirsi.
La legge, infatti, definisce gli spettacoli di drag come: «Una performance in cui un artista esibisce un’identità di genere diversa dal genere dell’artista assegnato alla nascita usando vestiti, trucco o altri segni fisici e canta, sincronizza le labbra, balla o si esibisce in altro modo davanti a un pubblico per l’intrattenimento». Alejandra Caraballo, esperta di legge di Harvard, ha criticato duramente la legge, definendola una delle più radicali finora: «Cerca di eliminare completamente le persone trans dalla vita pubblica definendo il drag per includere le persone trans e poi criminalizzandolo».
«Il disegno di legge definisce il drag essenzialmente come qualsiasi persona trans che si esibisce… Definiscono il drag come chiunque abbia un’identità di genere diversa da quella assegnata al sesso alla nascita che si esibisce. Questa è la definizione letterale di persone trans»
Secondo le nuove disposizioni della legge, inoltre, ospitare performance e show drag renderà il locale come un business “sessualmente orientato”.
Anche sui social gli utenti si sono scagliati contro la legge, l’ennesimo insensato attacco alla semplice esistenza delle persone trans*. Un utente ha anche sottolineato che persino nell’arte, ad esempio a teatro o a Broadway, gli attori e le attrici spesso si vestono come l’altro sesso per ragioni artistiche. Lo si ritrova anche in molti film classici degli inizi, e anche in alcuni cartoni animati. Ridurre l’intero mondo dell’arte drag ad una persona che si esibisce nei panni dell’altro sesso è non solo riduttivo, ma anche offensivo e discriminatorio.
Non è il primo tentativo di arginare la circolazione degli spettacoli drag nello Stato del Texas. A inizio anno, il parlamentare repubblicano Bryan Slaton aveva proposto una legge che avrebbe introdotto il divieto per i bambini di assistere agli spettacoli drag. Una preoccupazione, questa, che sembra preoccupare molto i conservatori, visto che a settembre, questa volta in Idaho, un drag show destinato ai bambini durante una parata del Pride era stato costretto ad essere cancellato per colpa delle minacce all’organizzazione.
La nuova legge del Texas, nel frattempo, è stata definita come il male puro. Attraverso doppi sensi e pregiudizi, colpisce in una volta sola lə artistə drag e le persone trans*, confondendole e mettendole all’interno di un unico grande calderone il cui risultato è uno e uno soltanto: limitare le loro libertà.
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