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The Lancet celebra la scelta italiana: biodiversità, tutela dell’ambiente e degli animali nella Costituzione

“Che sia d’esempio per gli altri stati in Europa” ha detto il presidente Sima.

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Pianeta Terra
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Lo scorso 8 Febbraio il Senato ha finalmente inserito la tutela dell’ambiente, degli animali, e della biodiversità nella Costituzione Italiana. Una svolta storica che questo venerdì è arrivata sulle pagine del prestigioso magazine scientifico, The Lancet Regional Health Europe. L’articolo ha visto il contributo di più voci, tra cui Alessandro Miani e Prisco Piscitelli – rispettivamente presidente e vicepresidente della Società Italiana di Medicina Ambientale: “Abbiamo voluto dare il massimo risalto possibile anche nella comunità medica e scientifica a questo memorabile passaggio costituzionale compiuto dal nostro Paese” spiega Miani “Affinché possa essere d’esempio almeno per gli altri Stati membri dell’Unione Europea ai fini dell’inserimento della tutela dell’ambiente nei rispettivi ordinamenti giuridici”.

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Copertina del numero di The Lancet

L’articolo è stato pubblicato nella Giornata Mondiale della Salute (7 Aprile 2022), scelta non casuale specifica Miani, in quanto ogni azione sull’ambiente va a beneficio della salute umana. Stando ai dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la crisi climatica che stiamo vivendo è “la più grande minaccia sanitaria per l’umanità”, con più di 13 milioni di decessi ogni anno a livello globale. Come nota anche Andrea Costa, sottosegretario alla salute, il nuovo decreto si rifa al concetto di “One Health Approach”, promuovendo un approccio collaborativo, multidisciplinare, e intersettoriale dove tutti i settori – ambiente, animali, ecosistema – sono interconnessi.

the lancet Italia e ambiente
“Possa essere d’esempio almeno per gli altri Stati membri dell’Unione Europea” ribadisce l’articolo.

Una modifica necessaria che rinnova i precedenti articoli 9 e 41, in quanto “troppo generici rispetto alla moderna sensibilità nei confronti della questione ambientale”, sottolinea l’ex ministro dell’ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, e va incontro alle esigenze delle nuove generazioni che “non devono essere deprivate delle risorse naturali e opportunità garantite a chi li ha preceduti”.

 

 

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