L’eterofobia non esiste. Ma se esistesse, The Right Stuff sarebbe un valido movente.
Direttamente dalla destra più conservatrice che c’è, il partito di Trump partorisce la sua risposta a Tinder: finanziata dal co-fondatore di PayPal, Peter Thiel, The Right Stuff è la dating app orgogliosamente repubblicana che ti permette di trovare l’anima gemella in un regno dove gli user non possono inserire nessun pronome (che non siano he/she, chiaramente) e sfogarsi senza restrizioni contro le “idiozie” della sinistra: “Ci dispiace che hai passato anni in pessimi appuntamenti e perso tempo con persone che non vedono il mondo a modo tuo: il modo giusto” recita in un video promozionale Ryann McEnany, sorella dell’ex portavoce dell’amministrazione Trump, Kayleigh McEnany.
Nel trailer ufficiale, uscito lo scorso 29 Settembre, sotto il titolo “Quello che le donne vogliono” sette donne (conservatrici) elencano tutto quello che vorrebbero in un partner. I criteri di selezione sono da manuale dell’eteronormativa: uomini che vogliono avere bambini, uomini religiosi, uomini che vogliono incontrare la tua famiglia (tutto così, di default), e naturalmente uomini mascolini, no? Tutte concordano: che non sia democratico, Dio ce ne scampi.
The wait is finally over! pic.twitter.com/8POlHDRyYS
— The Right Stuff (@daterightstuff) September 30, 2022
Tuttavia, dopo il lancio lo scorso 4 Ottobre, di queste donne sull’app non c’è traccia: al contrario, con un’approvazione del 1.9% su 367 recensioni, su The Right Stuff ci sono solo uomini. “Di questi giorni è faticoso trovare una donna che rispetti il mio patriottismo” scrive un utente “Ma la cosa strana, è su quest’app non c’è nessuna donna. C’è un problema nel bug?“.
Le recensioni procedono a ruota libera tra chi accusa l’app di essere una “trappola socialista” per vendere i loro dati personali al FBI. A chi accusa l’app di non essere abbastanza conservatrice, lamentando la presenza di utenti non cristiani: “È molto più liberale di come avrei immaginato. Odio quest’app” scrive un altro.
The Right Stuff arriva ad un anno di distanza da Truth Social, piattaforma creata dalla Trump Media & Technology Group, risposta trumpiana a Twitter dopo che l’ex-presidente è stato bannato dal social network. Ma anche Truth si è rivelata un mezzo fiasco tra malfunzionamenti, problemi d’accesso, con un numero di iscritti nemmeno vagamente paragonabile alla controparte mainstream.
Che dire? Speriamo che i maschietti si divertano.
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