Vinte due medaglie ai Giochi olimpici di Tolyo, Tom Daley è diventato uno dei volti simbolo dell’ultima Olimpiade. L’immagine del tuffatore inglese che lavora a maglia sugli spalti durante una gara di tuffi femminile ha fatto il giro del mondo, rilanciando sui social la knitwear-mania.
Una felice “ossessione”, quella del lavoro a maglia, ispirata da suo marito Dustin Lance Black. A rivelarlo lo stesso Tom, via BBC. Non riuscendo a stare fermo, con le mani in mano, Daley cercava qualcosa da fare per ‘riposare’ il proprio corpo, come consigliatogli dal suo allenatore. Ed è qui che ha preso forma l’idea del gomitolo.
In realtà è stato Lance a dirmi che sul set le persone lavorano a maglia solo per passare il tempo, e io ho pensato: ‘OK, ci proverò’. Così ho iniziato, me ne sono innamorato ed eccoci qui.
Tom ha riferito di essere diventato “ossessionato” dal suo nuovo hobby, lavorand a maglia ovunque si trovasse, compresi gli autobus da e per la piscina, sugli spalti e “ogni volta che avevo un momento libero“.
“Mentre gli altri ragazzi nel nostro appartamento giocavano ai videogiochi, io mi sedevo e lavoravo a maglia”, ha ricordato Daley, che ha precisato come gli atleti finiscano per “pensare troppo a tante cose” durante il soggiorno nel villaggio olimpico. Per lui lavorare a maglia è stata una “forma di evasione“, per scappare dall’ansia e “non dover pensare ai tuffi” per un po’. Il suo account IG interamente dedicato ai suoi lavori ha raggiunto quasi il milione e mezzo di follower, con le opere realizzate vendute all’asta per scopi unicamente benefici.
Tom, gay dichiarato dal 2013, sposo di Dustin Lance Black e già padre, ha vinto una medaglia d’oro e una di bronzo alle Olimpiadi di Tokyo.
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