Orlando si è tolto la vita ad appena 18 anni perché esausto dei bulli omofobi, che da tempo lo prendevano in giro. Ad esserne sicura sua madre, che ha denunciato il tutto sui social.
“Stiamo cercando la verità, mio figlio non è mai stato solo. Non ho mai pensato a un gesto estremo, non di sua volontà, non era una persona che pensava di togliersi la vita anzi sapeva che arrivato a 18 anni avrebbe potuto fare le sue scelte. Oggi credo sia stato ingannato, deriso e umiliato, con un carattere così fragile“, ha ricordato la signora Anna, che vive in Calabria. La procura di Torino ha aperto un fascicolo sulla morte del ragazzo, sulla cui pagina Instagram era comparso il commento “Morte ai Gay“.
“Sei stato ingannato. Plagiato.. Deriso umiliato…il tuo carattere così fragile.. Non sapevi dire di no. Sei stato l’amico di tutti. Ti amano tutti perché sai farti amare. Troveremo giustizia. Adesso un altro compito. Trovare i colpevoli e non mi darò pace… Finché non uscirà la verità….”, ha continuato la donna, che mai dimenticherà l’ultima telefonata del figlio, distante così tanti km perché il giovane viveva a Torino, che le aveva semplicemente detto di ‘divertirsi’ al mare con gli amici.
“Mi diceva di sentire questa pressione al petto“, ha ricordato la donna a LaRepubblica. “Sa che sono molto critica con chi è ipocondriaco, soprattutto ora con il Covid, quindi mi chiedevo se fosse qualcosa fisico o psicologico”. “Ma già da piccolo era stato vittima di bullismo per la sua fisicità. Prima perché era un po’ robusto, poi per la sua chiamiamola diversità. Una volta scherzando mi disse “e se fossi gay”, fu una battuta ma io gli risposi “non sarò di certo io il tuo problema”, sa che ho diversi amici gay e sarei stata ancora più contenta. Ho una mentalità aperta, e in cuor mio lo sapevo”. “Penso che sia stato talmente offeso, che abbia assorbito come una spugna fino a non reggere più. Io stessa da piccola ho subito bullismo, allora non si dava peso erano ragazzate, ma non si sa quanto ferisce. Lui non mi ha raccontato questo ma ora lo sto capendo“.
Il fratello di Orlando, intervistato da La Stampa, ha ricordato che “mi aveva confessato di aver paura di alcune persone. Non mi ha spiegato chi fossero, non ha fatto nomi. Era preoccupato. Diceva che mettevano in dubbio la sua omosessualità”. Una storia tragica, nel fine settimana dei Pride di Milano e Roma, con decine di migliaia di persone in piazza a chiedere la rapida approvazione del DDL Zan.
“Si soffre e si muore nel silenzio e nell’ipocrisia di chi vede il dito e non la luna”, ha scritto sui social Monica Cirinnà. “Si soffre e si muore tra le paure che vengono agitate strumentalmente su una legge di civiltà come il DDL Zan. Non voglio dare parole di solidarietà, stasera, sono stanca. Voglio solo dedicare ogni fibra del mio essere e ogni energia per fare in modo che il ddl Zan venga approvato al più presto, così com’è. Ve lo prometto ancora una volta, perchè sento forte nel mio cuore le vostre vite, le vostre domande, la vostra sofferenza. E sento fortissima la responsabilità di iniziare a cambiare davvero questo paese e la sua cultura, grazie a una buona legge contro l’omolesbobitransfobia”.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.