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Torino, è lesbica e i genitori la portano dall’esorcista

Perché il più delle volte l’omotransfobia prende forma tra le mura “amiche” di casa.

Torino, è lesbica e i genitori la portano dall'esorcista
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Arriva da Torino l’ennesima storia di omofobia in famiglia, raccontata su LaRepubblica da Sarah Martinenghi.

Protagonista una ragazza di 16 anni, con famiglia molto agiata e contesto culturale elevato. Eppure sua madre e suo padre non accettano la sua omosessualità. Anzi. Pur di ‘guarirla’ la portano da un’esorcista. La giovane racconta quanto accaduto ad un’insegnante, all’interno di una lettera. Il caso arriva il procura, il pm accusa i genitori di maltrattamenti. L’adolescente viene affidata ad una comunità, ma la ragazza vuole tornare a casa, da quei genitori che non l’accettano. Quando il sacerdote a cui era stato chiesto di esorcizzare la ragazza viene chiamato a testimoniare, l’uomo spiega alla pm Barbara Badellino cosa avesse detto da subito ai genitori: “Non c’è il maligno dietro all’omosessualità. Non si può fare un esorcismo per questo. Io posso solo parlarle per darle un conforto religioso“.

Eppure in casa l’incubo è durato a lungo. Quando la mamma della ragazza scopre che sua figlia ha una fidanzata, le vieta di uscire di casa, le impone determinati look, la controlla in tutto e per tutto. Una volta portata via da quell’abitazione, la giovane ha ricevuto l’aiuto dei servizi sociali, con un supporto psicologico a lei dedicato, mentre per i genitori è stato realizzato un accompagnamento ad hoc per condurli verso l’accettazione dell’omosessualità della figlia. A quel punto la procura ha chiesto l’archiviazione dall’accusa di maltrattamenti contestata ai genitori.

La complicata situazione familiare si è ricomposta, con la pace che parrebbe essere tornata. Perché l’ignoranza può essere combattuta e sconfitta, attraverso la conoscenza, l’apprendimento, l’abbattimento di luoghi comuni e disinformazione, l’amore assoluto nei confronti di chi è sangue del tuo stesso sangue.

Sempre a Torino a inizio mese un ragazzo gay ha tentato il suicidio a causa della mancata accettazione da parte dei genitori. Poche ore fa vi abbiamo invece raccontato la storia un ragazzo gay costretto a delle “prove di virilità” da parte dei genitori, al grido “dimostra di essere uomo”. Perché il più delle volte l’omotransfobia prende forma tra le mura “amiche” di casa.

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