Continua la battaglia del presidente Donald Trump nei confronti della comunità T.
È per questo che la Franklin Pierce University del New Hampshire ha abolito le politiche di inclusione per le persone trans che praticavano atletica leggera. Ha così ceduto alle pressioni stipulando un accordo, dopo un’indagine dell’Ufficio per i diritti civili del Dipartimento dell’Istruzione dell’amministrazione Trump.
Con l’accordo raggiunto sabato scorso, gli atleti trans non potranno più gareggiare nella categoria di genere corretta, trasferendosi a quella indicata dal proprio sesso. Una vera umiliazione, per coloro che ogni giorno lottano per essere sé stessi.
L’università incolpa Donald Trump per quanto successo
L’università Franklin Pierce, in un comunicato, ha dichiarato come sia stata costretta a eliminare le politiche di inclusione per le persone transgender nello sport.
La Franklin Pierce University si impegna a creare un ambiente inclusivo per tutti i suoi studenti. Ci rammarichiamo di essere stati obbligati a revocare la politica di partecipazione e inclusione transgender che abbiamo adottato e presentato sulla base del modello della NCAA (National Collegiate Athletic Association), ma abbiamo fatto questa mossa per rispettare un accordo di risoluzione con l’Ufficio per i diritti civili del Dipartimento dell’educazione degli Stati Uniti.
Una scelta obbligata, quindi, secondo l’amministrazione dell’istituto, che ha dovuto assecondare la decisione del governo di Donald Trump.
Il fronte anti-LGBT esulta per la transfobia
E mentre le atlete e gli atleti transgender si ritrovano umiliate/i, ora quasi sicuramente dovranno competere nella categoria sbagliata, dove la forza fisica è diversa a seconda del genere.
Nel frattempo, c’è soddisfazione per l’ennesima trovata transfobica di Donald Trump. A esprimerla, è Penny Nance, capo del CWA (Concerned Women for America), un gruppo di odio LGBT che per primo aveva denunciato le politiche inclusive dell’università.
Questo accordo di risoluzione è la prima vittoria per le atlete del college costrette a competere su un campo di gioco ingiusto contro i maschi che rivendicano lo status di transgender e competono negli sport femminili.
Le politiche transgender hanno ribaltato il titolo IX, negando il diritto di donne e atlete di competere solo contro atleti dello stesso sesso e minacciando il futuro dello sport femminile.
L’azione federale contro la Franklin Pierce University è un avvertimento per la NCAA e ogni college e università in America per annullare le politiche che discriminano le studentesse-atlete e ripristinare l’equità e l’equità negli sport femminili.
Con questo ultimo gesto, il presidente statunitense si mostra ancora una volta contro la comunità LGBT, nonostante da settimane si dica vicino alle minoranze, con il solo scopo di raggranellare qualche voto in più per rimanere alla Casa Bianca.
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