Il servizio di intelligence del ministero della Difesa ucraino ha denunciato quanto starebbe accadendo in Russia con il gruppo della Compagnia militare privata russa Wagner, che avrebbe reclutato almeno 100 detenuti con malattie infettive come Hiv e epatite C da inviare in guerra.
Questi prigionieri, di fatto costretti a combattere, sarebbero stati reclutati in una colonia correttiva situata nel villaggio di Metalostroy, a San Pietroburgo. L’Ucraina ha affermato che sono già stati confermati casi di soldati nemici imprigionati con epatite C o HIV.
Per “marcare” i soldati “infetti”, il comando Wagner li costringerebbe ad indossare braccialetti rossi se affetti da Hiv e braccialetti bianchi per l’epatite.
“Tra i soldati costretti a prestare servizio al fianco degli infetti, cresce l’indignazione per questa situazione. È noto che i medici russi si rifiutano sistematicamente di fornire assistenza ai feriti con epatite o HIV”, hanno denunciato le autorità dell’intelligence ucraina. Pochi giorni fa le stesse autorità ucraine hanno affermato che almeno 8.000 combattenti di questa compagnia mercenaria hanno partecipato alla guerra ucraina da quando il presidente russo Vladimir Putin ha dato il via a quella che lui continua a chiamare “operazione ufficiale”.
Secondo Kiev, negli ultimi 3 mesi la Russia ha inviato circa 15.130 dei suoi detenuti in guerra. Il motto dei temibili “mercenari Wagner” è “La morte sono i nostri affari. E gli affari ci piacciono”. Sarebbero circa 6000 spietati combattenti, guidati da Yevgeny Prigozhin, detto anche “il cuoco di Putin”, perché quest’ultimo andava a mangiare sempre al suo ristorante quando era un semplice impiegato del KGB. Successivamente Prigozhin è stato più volte arrestato, condannato e incarcerato, diventando presto uno degli uomini più fidati di Putin una volta uscito di galera. All’inizio del conflitto in Ucraina, lo scorso febbraio, ai mercenari Wagner era stato affidato il compito di uccidere Volodymyr Zelensky, senza riuscire nell’impresa.
Putin nega ancora oggi qualsiasi rapporto con loro, ma i Wagner, che percepirebbero 4000 euro a testa al mese, hanno combattuto per la Russia in Siria, Libia, Repubblica Centrafricana, Crimea e Donbass.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.