Asuman Basalirwa, 45enne membro del Parlamento ugandese dal 2018, ha proposto una nuova legge omotransfobica alla Camera della capitale Kampala, ottenendo ampi consensi.
Non si conoscono i dettagli della nuova legge, ma Basalirwa ha parlato dell’omosessualità come di “un cancro”. “In questo paese, o in questo mondo, si parla di diritti umani”, ha continuato il parlamentare. “Ma è anche vero che ci sono torti umani. Voglio dire .. l’omosessualità è sbagliata“. Basalirwa ha precisato che la sua legge punirà “la promozione, il reclutamento e il finanziamento” in ambito LGBTQ.
L’omosessualità è criminalizzata in più della metà dei 54 Paesi africani. In Uganda sia l’omosessualità maschile che quella femminile sono ancora oggi illegali: in base al codice penale “la conoscenza carnale contro l’ordine della natura” tra due maschi può essere punibile con l’ergastolo.
Un tentativo di inasprire la legge, che includeva la pena di morte, è stato stroncato nel 2014. Ma l’odio omotransfobico è ora in aumento. “O sei con noi o sei con il mondo occidentale“, ha tuonato la portavoce del Parlamento Anita Among, annunciando che il disegno di legge sarà valutato da una commissione parlamentare. La stessa Among, secondo France 24, avrebbe annunciato martedì: “domani presenteremo un disegno di legge contro l’omosessualità“. “Ci dovremo contare e voteremo per alzata di mano“.
Frank Mugisha, attivista LGBTQI+ ugandese, ha parlato di una comunità che “vive nella paura“. “Una nuova legge significherebbe più molestie e discriminazioni contro le persone che sono già vulnerabili“, ha concluso Mugisha.
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