Le carriere alias sono sotto l’attacco del Governo, che manda avanti i suoi scagnozzi locali in Lombardia, e inizia così il suo lavoro di logoramento. Per giungere presto, molto presto, a vietare le carriere alias nelle scuole. Ad oggi il Ministero dell’Istruzione non proferisce parola ma, come la storia insegna, il potere di estrema destra è solito mandare avanti i propri esponenti più “arditi“.
SONO DIRITTI, NON CAPRICCI è il presidio che si terrà Lunedì 11 Settembre alle 18 a Milano davanti alla sede della Regione Lombardia in Via Fabio Filzi, 22. Un’ora prima, alle 17, è prevista la conferenza stampa.
La Lombardia diventa incubatrice della repressione che la destra sta man mano dipanando contro la comunità LGBTQIA+ italiana. Dapprima le famiglie omogenitoriali, con quel primo stop del Governo Meloni alle famiglie arcobaleno registrate da Beppe Sala a Milano nel marzo 2023. Ora le carriere alias, liberamente adottate nelle scuole italiane dal corpo studentesco, in collaborazione con docenti e istituzioni scolastiche, e contro le quali ora la destra inizia la sua crociata, partendo dalla Regione Lombardia.
Già lo scorso Giugno il consigliere regionale lombardo di Fratelli d’Italia Giacomo Zamperini aveva presentato una mozione contro le carriere alias nelle scuole, spiegando che esse “causano fatica ai professori e al sistema scolastico“. La mozione, ispirata dalla lobby cattolico-reazionaria Pro Vita (anti abortista e anti-LGBTQI+) aveva ammantato di vergogna la destra di Meloni, che in Europa vorrebbe mostrare il suo volto moderato. La mozione era stata ritirata.
Ora la destra nazionale ci riprova, e manda avanti i suoi scagnozzi locali, arditi facinorosi pronti a dire qualsiasi cosa. Così, il consigliere regionale di FDI Pietro Macconi, ha mandato un’email agli istituti scolastici lombardi ventilando un intervento del Governo contro le carriere alias. Tuttavia dal ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara non è arrivata alcuna nota in tal senso. Anzi. Il ministro leghista solo pochi mesi fa ha firmato il nuovo contratto di lavoro che prevede nelle scuole la possibilità delle carriere alias per docenti trans.
Macconi è un uomo della destra dura e pura, nostalgico del MSI, bergamasco, da sempre vicino a Pro Vita, socio dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. Nell’email a dirigenti scolastici, corpo docente, presidenti e componenti dei consigli di istituto, il consigliere Macconi scrive:
“La richiesta al ministero è di intervenire in ragione del contrasto alla diffusione della carriera alias nelle scuole, che desta giusta preoccupazione nelle famiglie, attesa l’innaturale ideologia volta alla fluidità di genere“.
Quello che devi sapere sulle carriere alias >
La mozione ritirata lo scorso Giugno (mese del Pride) è stata dunque presentata di nuovo. Tirando il ballo il Governo. Il Ministro Valditara dovrebbe confermare o smentire se l’email inviata dal consigliere lombardo di FDI Macconi è veritiera e se dunque dobbiamo attenderci un provvedimento del Governo per bloccare le carriere alias nelle scuole. O se la mozione sarà ignorata. Per ora, prevista venerdì 8 settembre, è stata rinviata a martedì 12 Settembre in consiglio regionale.
“All’ODG c’è un’ incredibile mozione di Fratelli d’Italia contro le carriere Alias“, ha denunciato sui social Luca Paladini, consigliere di sinistra all’opposizione, fondatore de I Sentinelli, che l’ha definito “una mozione transfobica senza precedenti” e un “attacco all’autonomia scolastica”.
La destra è, come spesso accade, in buona compagna del potente clero cattolico. A supporto dei movimenti reazionari del Governo, che mediante i suoi scagnozzi locali vorrebbe fare ordine nelle nostre vite e scegliere per noi la nostra identità, si schiera l’arcivescovo di Milano Mario Enrico Delpini.
Il cardinale che osannò Silvio Berlusconi nell’omelia del suo funerale, prende posizione contro la fluidità di genere, parlando di ossessione della sessualità. “Non possiamo abbandonare le persone alle emozioni o alla pressione mediatica che sembra tutta orientata a questa forma di fluidità dei rapporti – ha detto il cardinale che benedì Silvio Berlusconi come buon cristiano – Credo che gli educatori, e i genitori in modo particolare, non debbano ritrarsi dalle loro responsabilità“.
La reazione del corpo studentesco, universitario e dell’associazionismo è immediata. Ribadisce il suo NO ai continui attacchi contro la carriera alias. Che, secondo le persone direttamente interessate, resta un fondamentale strumento di tutela del diritto alla scuola per le giovani persone transgender. Lunedì 11 Settembre alle ore 17 ci sarà una conferenza stampa, seguita dal presidio. Di seguito gli interventi.
SONO DIRITTI, NON CAPRICCI
Lunedì 11 settembre ore 17
Sala Gonfalone
Grattacielo Pirelli, sede di Regione Lombardia
Via Fabio Filzi 22 – Milano
Interverranno all’incontro
Sveva Pontiroli – Organizzatrice, coordinatrice e rappresentanza studentesca
Vittorio Capraro – Rappresentanza universitaria
Guglielmo Giannotta – Presidente ACET – Associazione per la Cultura e l’Etica Transgenere
Antonia Monopoli – Responsabile Sportello Trans di ALA Milano Onlus
Anna Maria Fisichella – Vicepresidente AGEDO Milano e responsabile AGEDO Milano della Carriera Alias
Roberto Brigoni – Co-coordinatore gruppo identità di genere RETE LENFORD Avvocatura per i Diritti LGBT+
La conferenza stampa si terrà in Sala Gonfalone grazie alla collaborazione del gruppo Patto Civico.
immagine di copertina: Foto di Mercedes Mehling su Unsplash + foto dal sito di Regione Lombardia
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