Disneyland California ha annunciato il suo primo Pride americano in un Parco a tema. Un evento notturno ad hoc ideato e pensato per “celebrare la comunità LGBTQIA+ e i suoi alleati“.
Disneyland After Dark si terrà il 13 il 15 giugno, con un pre-party di tre ore dalle 18:00 alle 21:00 e un festone ufficiale che durerà poi fino all’1 di notte, con le famose attrazioni eccezionalmente aperte in in orari solitamente impensabili. L’annuncio social ha spopolato sui social, perché fino ad oggi l’unico Pride mai andato in scena in un Parco Disney era quello di Parigi, Magical Pride, in agenda anche quest’anno il prossimo 17 giugno.
In tantissimi hanno chiesto a Disney di bissare con Walt Disney World Resort in Orlando, Florida, che solo poche settimane fa ha rivelato che ospiterà per i prossimi due anni il vertice Out & Equal Workplace, ovvero “la più grande conferenza LGBT+ al mondo“.
Un vero e proprio schiaffo a Ron DeSantis, governatore repubblicano che ora vuole vietare l’uso dei nomi e dei pronomi degli studenti trans e non binari e ha dichiarato guerra a Disney e alla comunità LGBTQIA+ firmando la contestatissima legge Don’t Say Gay.
Disney promise che avrebbe fatto di tutto per vederla stralciata, con il papabile candidato repubblicano alla Casa Bianca che a inizio 2023 ha firmato una legge che conferisce allo Stato un nuovo potere sull’area che ha a lungo concesso alla Disney speciali capacità di autogoverno. La Florida ha comprato il Reedy Creek Improvement District, nato nel 1967 per permettere alla Walt Disney Company di costruire Disney World, garantendo all’azienda il quasi totale controllo del territorio, sconti fiscali e finanziamenti agevolati per lo sviluppo di servizi e infrastrutture ad uso e consumo di residenti e turisti. Il Reedy Creek Improvement District è così ora diventato Central Florida Tourism Oversight District e sarà sottoposto a diversi livelli di supervisione statale, con un nuovo consiglio composto da uomini scelti dal governatore e non dalla Disney, come sempre accaduto.
“Sono felice che la Disney stia finalmente facendo qualcosa, soprattutto sulla scia di quello che sta succedendo in Florida”, ha detto Eddie Shapiro, da 25 anni organizzatore dell’evento annuale non ufficiale Gay Days Anaheim, che si tiene proprio nei parchi Disney.
La contestatissima legge Don’t Say Gay, nota anche come Parental Rights in Education Act, è stata firmata lo scorso anno e vieta qualsiasi discussione su orientamento sessuale e/o identità di genere nelle classi elementari e medie, limitando discussioni nei licei.
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