L’annuncio leghista di voler a breve presentare una nuova proposta di legge contro l’omotransfobia ha chiaramente ulteriormente smosso le già agitate acque politiche della maggioranza. Alessandro Zan, deputato Pd nonché relatore dell’attuale ddl fermo in senato, ha subito sbugiardato la trovata salviniana, chiaramente pensata per affossare qualsiasi ipotesi di approvazione di una reale legge contro l’omotransfobia.
La novità del giorno è che Matteo Salvini presenterà un testo alternativo al DDL Zan, contro l’omotransfobia. Ma non diceva che c’erano altre priorità, che questo testo era divisivo e non serviva? Chiederei che ci fosse un briciolo di coerenza. Che Salvini diventi paladino dei diritti fa ridere, anche perché presentando un nuovo testo l’iter ricomincerebbe dall’inizio. È evidentemente una trappola per cercare di affossare la legge. Se lui decidesse di approvare il DDL già approvato alla Camera questo problema non ci sarebbe, perché sarebbe immediatamente legge dello stato.
Zan, che da un anno e mezzo è al lavoro sulla legge contro l’omotransfobia, misoginia e abilismo, è stanco del circo leghista. “Se vuoi veramente approvare una legge contro i crimini d’odio approva la legge che è stata approvata alla Camera, che è in senato ed è bloccata per colpa vostra. Oltre le fake news anche le prese in giro. Francamente, anche basta“.
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