Arriva dalla Galizia, in Spagna, l’ultima tragedia che ha visto coinvolta una giovane ragazza bisessuale.
Giovedì scorso N.A.B., 17 anni, si è tolta la vita a Rois, piccolo comune in provincia della Coruña, perché non sopportava più di essere costantemente bullizzata in quanto bisex. Una dozzina di gruppi LGTBIAQ + della Galizia si sono uniti on line per denunciare quanto accaduto.
“Ognuna delle persone che l’hanno odiata per essere bisessuale e che glielo hanno dimostrato, sono i suoi assassini”, hanno scritto le associazioni Agrocuir da Ulloa, Alas A Coruña, Amizar, Arelas, Avante LGBT, Chrysallis Galicia, Gotas, LesCoruña , Nós Mesmas, Rede Educativa de Apoio LGTB de Galicia, Sete Outeiros e Sex Point.
La ragazza era stata vittima di bullismo omofobo nei due centri educativi delle città di Rois e Bertamiráns in cui si era iscritta, e anche sui social network. Caduta in depressione, aveva cercato di uccidersi in altre occasioni.
Coloro che guardavano dall’altra parte quando è stata aggredita, per paura o indifferenza, sono complici del suo suicidio. Tutte le persone con capacità di agire che sapevano cosa stesse accadendo, ma che non hanno mai preso posizione, sono complici del suo assassinio.
La famiglia della giovane ha chiesto “il rispetto del nostro diritto alla privacy personale e familiare”.
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