La FIFA non ha mai sposato la fascia rainbow OneLove, nata per dire basta all’omotransfobia durante il mondiale di calcio più omotransfobico di sempre, partito ieri con la partita iniziale Qatar-Ecuador. Anzi, oggi l’ha ufficialmente vietata.
Questo vuol dire che chiunque dovesse indossarla rischierebbe una multa ma soprattutto un’ammonizione appena entrato in campo. Nei giorni scorsi Inghilterra, Olanda e Germania, con i rispettivi capitani, hanno prima ribadito che giocheranno con la fascia arcobaleno al braccio, per poi fare marcia indietro.
“Abbiamo chiarito come squadra, come staff e come organizzazione che vogliamo indossare la fascia al braccio. So che la Federazione sta parlando con la FIFA e sono sicuro che entro la partita di domani prenderanno una decisione”, ha ieri precisato il capitano dell’Inghilterra Harry Kane, oggi in campo contro l’Iran.
Parole simili sono arrivate da Manuel Neuer, portiere nonché capitano della Germania. “Abbiamo il sostegno dei vertici della nostra federazione e non abbiamo paura di possibili conseguenze. Mettermi questa fascia con i colori dell’arcobaleno è una dichiarazione a favore dei diritti umani. E se dovessero esserci delle multe, sono personalmente pronto a pagarle“.
Anche Virgil Van Dijk, capitano dell’Olanda oggi in campo contro il Senegal, è stato netto: “Domani indosserò al braccio la fascia ‘One Love’. Non è cambiato nulla nel nostro punto di vista. E se riceverò un cartellino giallo per averla indossata dovremo discuterne perché non mi piace giocare mentre sono ammonito“.
Questa mattina è però tutto cambiato. La FIFA ha ribadito il divieto all’utilizzo della fascia rainbow, portando Belgio, Olanda, Galles, Inghilterra, Svizzera, Danimarca e Germania a cambiare rotta.
In un comunicato congiunto, le 7 nazionali hanno spiegato che “erano pronti a pagare multe che normalmente si applicherebbero alle violazioni dei regolamenti sui kit e avevamo preso l’impegno di indossare la fascia One Love al braccio. Tuttavia, non possiamo rischiare che i nostri giocatori vengano ammoniti, rischiando di dover lasciare il campo”. “Siamo molto frustrati dalla decisione che riteniamo non abbia precedenti. Abbiamo scritto alla Fifa a settembre informandola del nostro desiderio di indossare la fascia da braccio One Love per sostenere attivamente l’inclusione nel calcio e non abbiamo avuto risposta. I nostri giocatori e allenatori sono delusi perché sono forti sostenitori dell’inclusione e mostreranno il loro supporto in altri modi“. Ora bisognerà capire se i capitani si adegueranno e in quale altro modo le 7 nazionali supporteranno l’inclusione.
Alle ore 14:00, con Inghilterra-Iran, avremo una prima risposta alla decisione presa dalla FIFA, ma certo è che dopo le già criticate parole di Gianni Infantino della vigilia, un eventuale ammonimento in campo sarebbe l’ennesimo autogoal dell’organo che governa il calcio internazionale.
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