Gli studi sulla salute mentale degli adolescenti, e in particolare sulle differenze che diventano sempre più evidenti tra adolescenti queer e etero, aumentano di giorno in giorno. Uno studio realizzato dall’Adolescent Brain Cognitive Development Study, il più grande realizzato a lungo temine sullo sviluppo del cervello degli adolescenti statunitensi realizzato con i dati raccolti tra il 2018 e il 2020, ha evidenziato come ci sia un’enorme disparità nelle abitudini del sonno tra adolescenti queer e etero.
Lo studio, pubblicato da LGBT Health, si è occupato di un campione di 8.500 tra bambinə e ragazzə di età compresa tra i 10 e i 14 anni. I risultati hanno mostrato come il 35% dellə adolescenti che si identificano come queer abbia più difficoltà ad addormentarsi e a mantenere un ritmo di sonno regolare. Solo il 13% di chi si identifica come etero ha riscontrato lo stesso problema.
Quello dell’insonnia potrebbe essere solo un’altra conseguenza delle disparità nella salute mentale che esistono tra adolescenti queer e etero. Molti studi passati, d’altronde, hanno dimostrato che bambinə e ragazzə LGBTQIA+ sono più fragili e vulnerabili, e inclini a soffrire di stress, ansia e depressione. Questo dovuto alla discriminazione, sia da parte dei coetanei e della società, sia a volte delle stesse famiglie.
Sembrerebbe quindi naturale, secondo i ricercatori, che questi stati di salute mentale si ripercuotano anche sulla qualità del sonno. Si tratta, tuttavia, di un problema da non sottovalutare. Tra gli autori dello studio, Jason M. Nagata, professore di pediatria all’Università di San Francisco, ha sottolineato: “Il sonno è incredibilmente importante per la salute di un adolescente. Ci sono scatti di crescita e cambiamenti ormonali che aiutano a svilupparsi normalmente”.
La questione della salute mentale dellə adolescentə queer, di cui negli Stati Uniti si occupa in prevalenza The Trevor Project, è un tema sempre attuale su cui moltə attivistə pongono l’accento. Negli ultimi anni, con l’inasprimento delle leggi anti-LGBT anche nei confronti di ragazzə e bambinə queer, si sono registrati un incremento di diagnosi di depressione e suicidi.
Un tema quindi da tenere in considerazione e per cui sono necessarie soluzioni e provvedimenti che preservino la salute mentale dellə adolescentə queer. I ricercatori, inoltre, sostengono che questo sia solo un primo passo: lo studio potrebbe proseguire, analizzando se i risultati dipendono anche dall’ambiente domestioco. Si ipotizza, ad esempio, che lə stessə adolescentə queer con genitori che supportano la loro identità probabilmente hanno meno problemi di insonnia rispetto a chi ha invece genitori omofobi.
Foto di copertina: Foto di Ben Wicks su Unsplash
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